Momentaneo stato di tensione? La Giunta getti la maschera!
dopo lo sciopero aspettiamo risposte
I lavoratori comunali di Genova non stanno vivendo un momentaneo stato di tensione, come il Sindaco vorrebbe far credere. Vivono, ormai da anni, una grave e progressiva situazione di impoverimento generale i cui effetti sono sotto gli occhi di tutti, proprio perché tutti - in quanto lavoratori, consumatori e fruitori di servizi – vivono costantemente, sulla propria pelle, la riduzione dei diritti e delle libertà più elementari, la perdita del potere d’acquisto dei salari e, quindi, la continua precarizzazione della propria esistenza.
Le politiche economiche governative sono responsabili di questa situazione? Ma le decisioni prese a livello locale non si discostano da quelle centrali, anzi, non fanno che aggravarle! Non esistono Assessori Buoni e Assessori Cattivi ma una Giunta compatta, che attraverso trucchi e giochetti tenta di far passare il governo come unico responsabile di questa situazione.
Ma i lavoratori non se la bevono! Sanno che chi gestisce il bene comune deve dimostrare di averlo a cuore perseguendolo con atti concreti! E la Giunta cosa fa?
Dirotta le risorse economiche verso l’esterno e premia i dirigenti che la sostengono nei suoi obiettivi privatistici e precarizzanti! Ecco dove se ne vanno i soldi di tutti! E intanto i lavoratori non vedono l’ombra di un aumento contrattuale, vengono sottoposti a privatizzazioni e umilianti valutazioni e i cittadini devono pagare per servizi che un tempo erano gratuiti e migliori!
Vogliamo sapere quanto, e come, negli ultimi anni è stato speso in consulenze!
Se, e come, le esternalizzazioni hanno giovato alle casse del Comune.
Siamo ben oltre il clima di tensione. La corda si è spezzata! La Giunta prende atto del disagio dei dipendenti? Dove è stata in tutti in questi anni? Lo sciopero è stato una conferma, l’atto ufficiale e collettivo di una consapevolezza ormai già ben radicata in ognuno di noi…
il Sindaco dice che è disponibile al dialogo?
che la Giunta getti la maschera! Oppure cambi strada.
Attendiamo gli incontri perché vogliamo: L’ ABOLIZIONE DELLE PAGELLINE, L’ELIMINAZIONE DELLE Posizioni Organizzative, L’ASSUNZIONE IN RUOLO di tutti i precari, IL BLOCCO DELLE ESTERNALIZZAZIONI, IL POTENZIAMENTO DELLE PROGRESSIONI ECONOMICHE, Lo svuotamento della categoria A. L’INCREMENTO DEL FONDO DI PRODUTTIVITÀ e lo spostamento delle sue risorse dal salario accessorio a quello tabellare, trasformando la quota di produttività in quattordicesima.