INTERRUZIONE OPERATIVA DEL REPARTO VOLO LIGURIA

Genova -

 

Al Ministro dell'Interno
Prefetto Luciana LAMORGESE


Al Sottosegretario di Stato all'Interno con delega ai Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile

On Carlo SIBILIA

 

Al Prefetto di Genova

 dott. Renato FRANCESCHELLI 

 

Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
Capo Dipartimento

  Prefetto Laura LEGA

 
Tramite:                                                                                               
Ufficio I - Gabinetto del Capo Dipartimento
Capo del Gabinetto del Capo Dipartimento
Viceprefetto Alessandro TORTORELLA
 

Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Vice-Capo Dipartimento Vicario
ing. Guido PARISI

 

Alla Direzione Centrale per l‘Emergenza

ing. Marco GHIMENTI

 

Alla Direzione regione dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile della Liguria

Ing. Claudio MANZELLA

 


Al responsabile dell'ufficio Garanzia dei Diritti Sindacali

Viceprefetto Bruno STRATI

 

 

Oggetto: Interruzione operativa del Reparto Volo Liguria

 

A seguito dell’incidente di volo del 10/06/22 e dell’inconveniente di volo del 14/06/22, accaduti durante operazioni di soccorso tecnico/sanitario, l’amministrazione ha sospeso completamente l’attività operativa del Reparto in oggetto per una durata stimata di 15 gg. Ciò ha prodotto nei fatti l’interruzione di pubblico servizio dell’elisoccorso Liguria disattendendo agli accordi previsti in Convenzione vigente con la Regione Liguria.

Le osservazioni di questa O.S in merito all’accaduto e alla situazione prodottasi, non possono che essere ricondotte alle innumerevoli denunce fatte negli anni.

La carenza di organico del Reparto Volo, dovuta all’incapacità di riorganizzazione dell’Amministrazione in ambito dei turn-over pensionistici del personale non ha fatto che aggravare il carico di lavoro sugli operatori rimasti, aumentandone i carichi di lavoro ed esponendoli maggiormente alla casistica di probabilità di errore.

Fortunatamente l’esperienza dei lavoratori e il caso hanno contribuito al contenimento delle conseguenze catastrofiche, ma non hanno comunque sottratto il personale del Reparto Volo ad una profonda riflessione emotiva contribuendo ad un aumento dello stress già da tempo denunciato e comprovato anche da un’analisi effettuata da professionisti di psicologia del lavoro, consultati proprio dall’ Amministrazione in un passato non troppo lontano.

Proprio da queste analisi emergono difficoltà organizzative del Reparto Volo Liguria, riconducibili sia a livello “locale” che a livello “Centrale” , che  indirettamente incidono sull’attività lavorativa ed operativa, esponendo il personale  alla commissione di errori che pregiudicano la loro sicurezza e sul buon andamento della “macchina “ del soccorso.

La commissione nominata dall’ Amministrazione a seguito degli avvenimenti accaduti, non ha potuto o potrà far altro che analizzarli prettamente dal punto di vista tecnico e procedere con l’emanazione di manovre correttive che esulano dall’affrontare un problema di “insieme”.

Circa un paio di anni fa, il Reparto Volo genovese, era incorso in molteplici inconvenienti di volo in un lasso  ravvicinato (come in questa occasione), ma le manovre correttive intraprese e suggerite dalla Commissione intervenuta allora, non hanno prodotto nei fatti la riduzione di errori nonostante le operazioni di addestramento suggerito siano state intraprese e quelle di soccorso   siano drasticamente diminuite grazie anche all’ introduzione (tramite gara di appalto)  del Soggetto Privato  nell’erogazione del servizio di elisoccorso nel ponente della  Liguria.

L’Organizzazione scrivente ribadisce nuovamente la necessità di introduzione di risorse umane/logistiche, di azioni mirate concrete e non promesse disattese.

Azioni che siano in grado di invertire la tendenza negativa, del Reparto volo genovese, considerato in passato dalla stessa Amministrazione un “fiore all’ occhiello” del soccorso.

Un esempio di sinergia positiva tra componente tecnica e componente medica che ha permesso di effettuare interventi di soccorso su qualsiasi scenario emergenziale sia terrestre che marittimo, non ultimo in occasione del crollo del Ponte Morandi proprio a distanza di pochissimi giorni dall’emanazione della lettera dell’allora Capo Dipartimento Bruno Frattasi che sancì nei termini e nei fatti il destino all’estinzione del servizio di elisoccorso totalmente a carattere pubblico che grazie alle sue potenzialità, poteva essere esteso e sviluppato in molte altre regioni con un notevole risparmio per le casse Statali e Regionali in ambito Sanità.

 USB ritiene inaccettabile chiudere per 15gg un Reparto Volo per cui la stessa Amministrazione VVF ha sottoscritto garanzie ben precise con la Regione Liguria tramite la Convenzione, un danno incolmabile dal punto di vista di risposta al cittadino che vede disattese le proprie aspettative nelle tempistiche del soccorso aereo, un danno di immagine per i Vigili del Fuoco sempre pronti alle esigenze della popolazione.

Ricordando ai soggetti in indirizzo che la flotta aerea VVF è dotata di più di 70 velivoli destinati allo spegnimento degli incendi boschivi ma in primis del SOCCORSO PUBBLICO, attendiamo risposte su come sia stato possibile nonostante le numerose denunce fatte proprio da questa O.S nel corso degli anni, condurre il Reparto Volo Liguria alla “chiusura totale” e rendendo sempre più necessaria la privatizzazione in “toto” del servizio di elisoccorso della Liguria con conseguente incremento costante della spesa pubblica sanitaria.

È possibile che vi siano delle difficoltà oggettive di standarizzazione degli equipaggi di volo VVF sul territorio nazionale che non permettano di operare in un Reparto Volo che svolge anche l’attività di elisoccorso?

Chiediamo delle risposte in merito in quanto ci risulta che per la lotta agli incendi boschivi non vi sia questo tipo di problematica, in quanto viene inviato nelle basi preposte, personale proveniente da tutti i reparti volo VVF d’ Italia anche da Genova, che opera in completa sinergia e competenza pur non avendo mai lavorato insieme grazie proprio alla standarizzazione operativa che è uno degli obiettivi che si prefigge il Soccorso Aereo.

Anche a seguito dell’operatività a “singhiozzo” del Nucleo  Sommozzatori Liguria, non vorremmo che  nella regione dove risiede uno dei porti più importanti d’Europa, dove le industrie petrolchimiche sono in prossimità di centri altamente abitati, dove la situazione idrogeologica del territorio ha prodotto il più alto numero di vittime negli ultimi decenni, dove la viabilità su gomma è al collasso;  venisse improvvisamente a mancare anche  l’elicottero dei VVF, ciò  sancirebbe il totale abbandono del cittadino al proprio destino senza il minimo supporto di tutela da parte di un’organizzazione dello Stato. 

 

il Coordinamento Nazionale USB VVF