Volare per soccorso in Liguria è diventato un business e ai pompieri hanno tagliato le ali: costano troppo poco

Genova -

Cari lettori, vi raccontiamo la storia dell'elicottero rosso che avete sempre visto volare nel cielo della Liguria.

Ai primi di agosto del 2018 l'allora Capo Dipartimento VVF dott. Frattasi scrisse una lettera al governatore Giovanni Toti preannunciando di voler porre fine alla collaborazione tra VVF/Sanità ligure, una decisione che consegnava definitivamente al mercato privato un servizio totalmente pubblico e quindi gratuito.

Pochi giorni dopo questa assurda decisione, è crollato il ponte Morandi e gli elicotteri rossi si sono resi disponibili e fondamentali per la cittadinanza di tutto il territorio ligure, ma la lettera facilita la Giunta di centrodestra nell’adoperarsi per mettere a gara d’appalto il servizio di eliambulanza, un sogno già espresso dall'assessore Viale nel lontano 2016.

Cari lettori liguri, forse non tutti sapete che un equipaggio con due piloti, uno specialista, due aerosoccorritori, due sommozzatori, un medico e un infermiere in Europa esisteva solo in Italia, e precisamente in Liguria.

Il servizio era in convenzione per due aspetti fondamentali per la cittadinanza: il primo soccorso di circa 300 interventi medi annui (prima emergenza) e quello secondario di circa 100 interventi annui (eliambulanza-trasporto sanitario tra ospedali liguri ed extra regione).

Oggi, stiamo ancora aspettando l’effettiva operatività sul territorio, dell'azienda elicotteristica Airgreen, vincitrice della gara di appalto con durata di nove anni con base a Villanova di Albenga con un costo complessivo che supera abbondantemente i 33 milioni di euro per il solo servizio di eliambulanza ma con la prelazione, non certo gratuitamente, di appropriarsi anche del soccorso primario.

Tra pochi giorni i Vigili del Fuoco terminano la convenzione che ha un costo complessivo di 2 milioni di euro annui per il soccorso a 360 gradi, all inclusive.

“Voci di palazzo” sostengono che la firma della convenzione con i privati sia slittata ancora e non si conosca la data esatta in cui inizieranno a volare... Gli auguriamo buon volo, visto che più del  90% delle elisuperfici di decollo e atterraggio situate nei pressi degli ospedali liguri risultano fuori normativa e a oggi i pompieri sono atterrati e atterrano in deroga come aeromobili di Stato ma prendendosi comunque enormi responsabilità.

In questo pantano ricco di interessi economici importanti di circa 3,5 milioni di euro all'anno per il solo servizio di eliambulanza privato con un pilota, un infermiere e un medico, i pompieri sono destinati a sparire in quanto troppo economici e con un equipaggio completo per qualsiasi scenario emergenziale.

Il Dipartimento VVF si è ripresentato con una timida proposta di convenzione che riapre giochi importanti ma con contenuti assolutamente inadeguati: una convenzione a “singhiozzo” garantita solo 115 giorni all'anno (fine settimana e festività nazionali) per una durata di 18 mesi che sembra una stampella per condurre i privati a insediarsi definitivamente con calma nella nostra regione e mettere a posto le carte delle elisuperfici non conformi.

Il Dipartimento VVF riduce l’accordo economico a una cifra di 600.000 euro annui con la possibilità di incrementarla sino a 1,7 milioni, a seconda del numero di giorni che riuscirà a garantire il servizio oltre ai 115 giorni promessi con un preavviso alla Regione Liguria di almeno 24h della propria operatività.

I lavoratori si sono espressi contro questa soluzione, sostenendo che i pompieri devono garantire il soccorso 365 giorni all'anno 24h e il Dipartimento ha degli obblighi nei confronti dell’organico poiché risultano mancanti 4 piloti e 4 specialisti, circa il 30% in meno della forza esistente oggi al Reparto Volo VVF genovese.

Cari lettori, vogliamo anche annunciarvi che a luglio il Reparto Volo VVF Genova avrà in consegna un elicottero eccezionale denominato “Leonardo 139” del costo complessivo di oltre 20 milioni di euro e comprendente tra i suoi optional un kit sanitario con il dovere morale e professionale di farlo volare nei migliori dei modi per salvare vite umane... ma a cosa servirà se ci hanno tolto le ali e volare in Liguria significherà guadagnare con ricadute sulla qualità del servizio?

Il nostro faro è sempre attivo e si chiama procuratore Nicola Gratteri, colui che ha reso trasparente la collusione tra pubblico e privato, dove queste aziende hanno agito come “narcotrafficanti” (parole del dott. Gratteri che pesano), come la gara vinta da una di queste aziende nella manutenzione dei velivoli Canadair per oltre 360 milioni con un ribasso dello zero virgola, dove le gare di appalto sembrano essere tutte pilotate e aggiudicate a soggetti ben conosciuti.

Concludendo, cari lettori, i pompieri vogliono continuare a proteggervi guardando con serietà il vostro portafoglio e anteponendo il bene comune dove, per esempio, con il risparmio del servizio pubblico rispetto a quello privato, si potrebbero duplicare le postazioni di terapia intensiva nella nostra regione.

Il nostro grande dubbio è che il Dio denaro compri le anime di chi gestisce e distrugge i diritti sanciti dalla nostra Costituzione.

Aiutateci: diffondete questa denuncia e non permettete che questa storia finisca con la solita frase della pubblica amministrazione: non è di nostra competenza.

 

USB VVF Liguria