UNIVERSITA' DI GENOVA: E' BABILONIA GESTIONALE

Genova -

Università di Genova: è Babilonia gestionale

 Dal primo novembre scorso è entrata in vigore quella che il nuovo DG, Borrello, ha definito una micro-riorganizzazione: micro forse nell’immediato, ma devastante nelle conseguenze future. Vediamole insieme.

-         Incarichi opzionali: gli incarichi amministrativi e tecnici nelle strutture decentrate, a cominciare da quello di segretario amministrativo, non saranno più obbligatori ma discrezionali. Nell’Atto non risulta formalizzato, ma dall’informativa (non scritta) precedentemente fornita la discrezionalità sarà prerogativa degli Organi Collegiali di struttura, in barba alla separazione dei poteri (politico e gestionale). A una nostra prima obiezione sulla coerenza del provvedimento con le disposizioni statutarie, il DG ha risposto che ci sarà comunque un responsabile amministrativo, che sia l’EP di Scuola o qualche funzionario dell’Amministrazione Centrale. Ma:

1)      Il DG aveva dichiarato l’intenzione di eliminare gli interim. Con questo atto fa di peggio perché in realtà li istituzionalizza. Inoltre il vero lavoro da segretario verrà svolto dai RUAC (dove ci saranno), come spesso accade dove ci sono gli interim.

2)      Il corrispettivo per gli incarichi era, finora, suddiviso in fasce a seconda dei carichi di lavoro. Senza entrare nel merito di quanto quel sistema funzionasse, adesso si potrà arrivare all’assurdo che non ci saranno segretari (e quindi incarichi retribuiti) in strutture di prima fascia, ossia di complessità maggiore e ci saranno in strutture dalla gestione più semplice.

3)      Aumenterà il potere ricattatorio da parte dei docenti, che potranno liberarsi dei Segretari che vogliono semplicemente far rispettare le regole, o invisi per qualsiasi altro motivo, semplicemente eliminando l’incarico.

 

-         Accentramento: si è già cominciato, in particolare accentrando la comunicazione, da sempre il pallino del Rettore, che prima era sotto l’Area Legale ed ora è sotto quella Direzionale.

Sotto l’Area Direzionale finirà anche un altro settore nevralgico, quello della sicurezza.

Cosa ci si aspetta? Quali sono i reali obiettivi di questa minimaxi riforma? Si intuiscono gli effetti negativi ma non si comprendono quelli positivi.

 

 

-         Accentramenti futuri di mansioni, da quanto anticipato da DG e Rettore stesso, ci saranno nelle prossime riorganizzazioni: riguarderanno in particolare la sfera negoziale e diversi aspetti della contabilità. Non sappiamo se l’intenzione del DG sia quella di far gravare le nuove mansioni sul personale già in forza all’Amministrazione Centrale o se ci saranno spostamenti dalle strutture decentrate, quel che è certo è che oggi gli amministrativi dell’AC,   in particolare quelli di Categorie B e C, sono parecchio svantaggiati: devono essere i più specializzati e, nonostante questo, non hanno possibilità di accedere a incarichi né al conto terzi, e sono spesso svantaggiati nella formazione. Si dovrà davvero cambiare qualcosa per invogliare colleghi di elevate capacità a trasferirsi dalle strutture decentrate!

 

-         Biblioteche: non faranno più parte dell’ASF. Il cambiamento sembra come sempre frutto di improvvisazione, e diversi aspetti risultano ancora oscuri. Anche in questo caso, quali saranno i vantaggi di questa operazione, non è dato sapersi.

 IL 10 NOVEMBRE SCIOPERIAMO PER:

-         AFFERMARE I NOSTRI DIRITTI

-         SCONFESSARE CHI PENSA CHE CI SI DEBBA SEMPRE E COMUNQUE ACCONTENTARE

-         RILANCIARE LO STATO SOCIALE MIGLIORANDO LE CONDIZIONI DI LAVORO DI CHI EROGA SERVIZI

 

10 NOVEMBRE SCIOPERO GENERALE

 INTERA GIORNATA

 MANIFESTAZIONE  A GENOVA

ALLE  10   DAVANTI ALLA PREFETTURA

LARGO LANFRANCO

 

USB UNIGE