TPL - ATP Solo i lavoratori hanno salvato l'azienda
Genova 03/11/2014
Comunicato stampa
In riferimento all’articolo pubblicato su Il Secolo XIX edizione di Genova venerdì 31 ottobre a firma E.M, contrariamente da quanto affermato dall'azienda solo i lavoratori che non hanno mai rinunciato al contratto integrativo ingiustamente negato possono vantarsi del salvataggio dell'azienda.
Il salvataggio di A.T.P si è compiuto principalmente per il pesante sacrifico economico dei lavoratori di A.T.P che per oltre 7 mesi non hanno percepito la retribuzione di secondo livello pari al valore di circa 4000 euro (per la quale anche la contribuzione previdenziale è andata perduta) non di meno 150 euro al mese continuano a non essere erogati.
Nonostante la decurtazione del salario lavoratori in tutti questi mesi hanno comunque garantito la regolarità del servizio.
É avvenuto inoltre con il contributo economico dei Comuni che hanno aumentato la quota economica del 10% del contratto di servizio e con l’intervento della Regione Liguria che attraverso la finanziaria FILSE ha acquistato un immobile della Provincia di Genova che ha devoluto l'importo ad A.T.P..
Poco hanno da vantarsi gli amministratori che hanno fatto il danno e ancor oggi sono al timone dell'azienda come se nulla fosse, mentre i lavoratori continuano a pagare di tasca loro il salvataggio dell'azienda.
USB chiede l'impegno da parte del curatore fallimentare e delle istituzioni affinchè prima del periodo natalizio ai lavoratori venga corrisposto quanto previsto dagli accordi e dalla transazione giudiziale.
I lavoratori hanno il diritto di ritornare in possesso del loro stipendio, ormai hanno aspettato abbastanza.
Ricordiamo infine alle istituzioni che nessuno dei problemi di ATP e del tpl ligure sono stati risolti.
La cura adottata in A.T.P. e oggi applicata in RT Imperia e AMT Genova fa pagare solo i lavoratori ma non garantisce nessun miglior servizio ai cittadini, ed è solo propedeutica ad una privatizzazione selvaggia.
USB si batterà perchè questo non avvenga.