TPL ATP PRESENTA IL PIANO INDUSTRIALE A USB

Genova -

ATP: L’AZIENDA PRESENTA A USB IL PIANO INDUSTRIALE.

INADEGUATE E INSUFFICENTI LE INIZIATIVE DELL’AZIENDA

 

Nei giorni scorsi l’azienda ha illustrato ad USB il Piano industriale presentato al Tribunale Fallimentare il 9 aprile scorso.

Preso atto delle procedure e dei tempi previsti per arrivare alla omologa da parte del tribunale indicativamente entro settembre, abbiamo fortemente criticato :

 

·          L’incertezza e la scarsa chiarezza sulla questione del distacco di personale presso una azienda partecipata della Provincia di Genova, operazione che abbiamo fortemente deprecato. Ad oggi non c’è ancora una formale convenzione per il passaggio di questi lavoratori e non è ancora chiaro quali professionalità sono necessarie. L’azienda non ha chiarito quali criteri utilizzerà per individuare il personale da distaccare ma esclude indennità nonostante il forzato trasferimento quotidiano a Genova.

Abbiamo ribadito inoltre che devono essere mantenute le condizioni per rendere effettivo il rientro alla scadenza prevista del 31 dicembre 2015

 

·          Le modifiche agli orari delle biglietterie : come già riportato dalla stampa l’operazione ha un impatto fortemente controproducente. In una fase come questa sarebbe necessario al contrario il potenziamento dei servizi e dell’offerta. Respingiamo anche le motivazioni che porta l’azienda a sostegno di questa scelta e che fanno riferimento ai dati di vendita. Ben più grave è il danno di immagine e il segnale di abbandono del territorio che viene dato con questa scelta.

 

·          Le azioni per il recupero dell’evasione. L’azienda introdurrà il controllo a vista da parte degli autisti ma le modalità sono confuse e rischiano soprattutto di essere ben poco efficaci. La decisione di effettuare il controllo sarà lasciata alla discrezione degli autisti che dovranno verificare se ci sono le condizioni per effettuarlo. Abbiamo sottolineato i rischi e i problemi di questa scelta, a partire dal fatto che l’autista non ha strumenti effettivi per intervenire in caso di rifiuto e rischia di trovarsi in situazioni sgradevoli e difficilmente gestibili. Come USB riteniamo questa scelta inadeguata e chiediamo che comunque la decisione sia lasciata esclusivamente alla valutazione di chi guida.

 

Usb ha ribadito inoltre tutta la sua preoccupazione per l’ingresso di SMC, operazione che continuiamo a ritenere funzionale ad una futura privatizzazione.

 

La situazione resta dunque complessa, legata al buon esito dei vari passaggi del Piano concordatario ed alle incertezze sull’applicazione della legge regionale sul trasporto.

Come Usb riteniamo le azioni proposte dall’azienda non adeguate alla gravità della situazione  e ci impegneremo a contrastare effetti negativi e conseguenze sui lavoratori di scelte aziendali confuse e poco chiare.

 

Genova, 5/5/14                                                                                 Usb Lavoro Privato - Trasporti