STATO AGITAZIONE MUSEI NAZIONALI DI GENOVA (MIC): PERSONALE ex AFAV AL COLLASSO E PRONTO ALLA MOBILITAZIONE
COMUNICATO STAMPA
STATO AGITAZIONE MUSEI NAZIONALI DI GENOVA (MIC):
PERSONALE ex AFAV AL COLLASSO E PRONTO ALLA MOBILITAZIONE
USB Pubblico Impiego Liguria lancia l’allarme per la condizione critica e insostenibile in cui sono costretti a lavorare gli assistenti per la tutela, accoglienza e vigilanza per il patrimonio e i servizi culturali (ex AFAV) dei Musei Nazionali di Genova del MIC.
La carenza cronica di personale (il 45% rispetto alla pianta organica) non consente più di assicurare l'apertura dei musei a pieno orario senza compromettere la sicurezza, la qualità del servizio pubblico, il corretto adempimento delle funzioni istituzionali e senza mettere a rischio la tutela del patrimonio, l’utenza e la dignità del lavoro.
Le discutibili scelte gestionali insistono nell’attuare un piano di esternalizzazione e nell’utilizzo improprio di volontari come sostituti del personale interno, anziché utilizzarlo di supporto, come previsto dalla normativa.
Da un lato, si incentiva uno schema di lavoro precario e sottopagato, dall'altro si nega agli ex AFAV la possibilità di coprire i turni che sono previsti da contratto e a cui corrisponde una maggiore indennità di turnazione privandoli di opportunità lavorative in un momento in cui la questione salariale è resa sempre più urgente da rinnovi contrattuali che non arrivano a recuperare neppure il potere d'acquisto, mentre, è bene ricordarlo, l’economia di guerra e l’acquisto di armi sono l’unica priorità.
Le criticità, documentate e note da tempo, sono state formalmente esposte, ancora di recente, nella nota inviata alla Direzione dei Musei Nazionali di Genova il 17 novembre 2025, redatta su mandato assembleare delle Lavoratrici e dei Lavoratori.
La Direzione ad oggi non ha dato risposte in merito alla richiesta esplicita di commisurare le aperture dei musei al numero effettivo di unità di personale ex AFAV in servizio, garantendo il pieno rispetto degli istituti contrattuali, orari, turni e riposi, sostenibili e conformi alle norme di sicurezza vigenti.
Scaricare sul personale il costo di scelte miopi significa mettere a rischio, nel medio termine, la tenuta stessa dei Musei Nazionali di Genova!
Il bando di concorso pubblicato di recente a livello nazionale (1800 assunzioni) conferma l’importanza di assumere personale qualificato, mentre le scelte della Direzione vanno in senso paradossalmente opposto sollevando interrogativi sull'efficienza e sul corretto uso delle risorse pubbliche.
Questo meccanismo, che svilisce il lavoro pubblico e alimenta sacche di sfruttamento sempre più estese, sembra finalizzato a consentire alla governance locale di promuovere un'immagine di apertura museale totale, non importa se indiscriminata e senza garantire le necessarie condizioni di qualità e sicurezza, in un’ottica di smantellamento progressivo delle professionalità interne, private nei fatti della possibilità di accedere alla formazione tanto sbandierata dal ministro Zangrillo.
La decisione unilaterale della Direzione di adottare un turno unificato delle sedi dei Musei Nazionali di Genova non risolve il problema della copertura del servizio e della carenza di personale.
Non è la prima volta che le lavoratrici e i lavoratori segnalano la gravità della situazione: le richieste di intervento e riequilibrio organizzativo, più volte avanzate, sono rimaste inascoltate, mentre le condizioni di lavoro continuano a peggiorare.
Per questi motivi e di fronte all'assenza totale di risposte concrete alle nostre richieste, USB va verso lo stato di agitazione e avvierà tutte le iniziative a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori come da mandato conferitole.
Genova, 23 Dicembre 2025
USB Pubblico Impiego Liguria