SOLIDARIETA' AI TRE DELEGATI USB DI ROMA. DIFENDERE I LAVORATORI E OPPORSI ALLA SVENDITA DELL'INPS NON E' UN REATO!!
La comunicazione di avvio del procedimento per il licenziamento in tronco dei tre rappresentanti dell’Esecutivo Nazionale USB INPS segna con uno strappo lacerante la storia delle relazioni sindacali nel nostro Istituto. Una storia contraddistinta negli anni da un dialogo perlopiù acceso, che ha portato in passato qualche volta a scelte condivise e più recentemente ad azioni conflittuali, figlie di una strenua opposizione ai vari processi di riorganizzazione, alle esternalizzazioni, alla privatizzazione dei servizi, tutte tappe a nostro avviso prologo dello smantellamento della previdenza pubblica.
Varie forme di manifestazione, quindi, sempre nei limiti della normativa vigente, mai con aprioristica polemica fine a sé stessa, bensì seguendo una rotta coerente alla propria vocazione, ovvero la rappresentanza della volontà della Base, della massa dei lavoratori.
I vertici dell’Istituto, perlomeno quelli che si sono espressi con il recente atto amministrativo, ovvero gli stessi che non più di sei mesi orsono hanno assestato un primo duro attacco alle relazioni sindacali – andando a colpire i deboli, gli ultimi, le categorie inferiori che alzavano la mano per segnalare con una semplice mail la propria esistenza sull’annosa questione del mansionismo – vorrebbero eliminare gli oppositori, i non allineati, i resistenti a quell’autorità istituzionale che non prevede né dialogo, né condivisione, semmai forse qualche informazione.
Vogliamo rassicurare quegli iscritti, quei simpatizzanti, quei lavoratori che in queste ore ci hanno manifestato sconcerto ma anche timore di poter involontariamente sbagliare qualcosa, magari una minuzia, che possa però portare loro a perdere il posto di lavoro.
L’USB c’è e ci sarà, reagirà in tutte le forme ed i modi opportuni, per tutelare i diritti acquisiti negli anni da chi è venuto prima di noi, ed il futuro di chi ci succederà.
USB Pubblico Impiego Liguria