Sicurezza in porto... un accordo che non convince. Servono elezioni RSU e RLS in ogni posto di lavoro

Nel corso della giornata odierna una delegazione della RdB/CUB incontrerà il Prefetto di Genova e altri rappresentanti politici (tra i quali il sottosegretario Patta) per discutere i contenuti del protocollo di intesa "per la pianificazione degli interventi in materia di sicurezza nell'ambito portuale".

Il protocollo, che prevede un aumento della presenza e un miglior coordinamento degli enti preposti ai controlli della sicurezza sul lavoro (ASL, Ministero lavoro, ARPAL, INAIL, VVF) a nostro avviso, può rappresentare un passo avanti solo se sarà sostenuto dalla ferma e costante volontà politica del governo e degli enti pubblici di rispettarlo e di farlo rispettare.

Nel nostro Paese, i vari governi che si sono alternati negli ultimi anni, sono stati più impegnati a tutelare in modo quasi esclusivo gli interessi delle imprese o delle cooperative, che troppo spesso considerano i costi della sicurezza un inutile peso che riduce i guadagni e frena "la competitività".

È ora che si rimettano al centro della cultura e dell'azione politica gli interessi dei lavoratori e dei cittadini e, nei fatti e non solo a parole, il diritto alla salute e alla sicurezza.

Ciò che sicuramente non ci convince nel protocollo è, invece, la proposta innovativa (?) che prevede il distacco di 8 rappresentanti sindacali, incaricati di vigilare sulla sicurezza in nome e per conto di tutti i lavoratori.

Per la RdB/CUB il modo più sicuro per garantire un'efficace azione di prevenzione e di controllo, attraverso il coinvolgimento di tutti i lavoratori portuali, è quello di eleggere in ogni posto di lavoro, si tratti di un Terminal Privato o di una Cooperativa, le Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU) e i Rappresentanti per la Sicurezza (RLS).

Il fatto che nel testo del protocollo non sia dato il necessario risalto a questi istituti non appare coerente con le dichiarazioni di intenti relative alla necessità di mettere in atto tutti gli strumenti idonei a garantire il rispetto delle norme di sicurezza nel porto.

La normativa in materia, infatti, attribuisce ai Rappresentanti per la Sicurezza (RLS), in particolare, competenze tali da garantire a questi lavoratori di svolgere nel più efficace dei modi il compito di prevenire infortuni e verificare l'esistenza di condizioni di sicurezza.

La RdB/CUB invita pertanto i lavoratori ad impegnarsi per eleggere in ogni azienda, in ogni terminale e/o cooperativa le RSU e i Rappresentanti per la Sicurezza (che, in base alla legge 626/94 artt 18 e 19, possono essere eletti anche in assenza di RSU) e inoltre a segnalare ogni situazione irregolare o a rischio, direttamente alle autorità competenti oppure ai delegati sindacali o ai rappresentanti del nostro sindacato, al fine di evitare possibili intimidazioni o ritorsioni.

Con la speranza che anche CGIL, CISL e UIL non si accontentino degli 8 di cui sopra e collaborino al raggiungimento di questi obiettivi, senza opporre ingiustificate resistenze, come è accaduto e continua ad accadere.