Riviera Trasporti: se lavorare è un dovere, essere pagati è un diritto

Genova -

I principi di lealtà e buona fede, che l'azienda richiede ai propri dipendenti, dovrebbero essere rispettati anche da Rivierea Trasporti nei confronti dei lavoratori. Invece così non è.

Infatti, per l'ennesima volta e, quindi, non per mera causa dell'attuale crisi sanitaria, come si vorrebbe far apparire, questo mese i lavoratori non hanno ancora ricevuto gli stipendi, né è stata data loro alcuna motivazione in proposito.

A nulla, secondo noi, valgono le scusanti adottate da qualche rappresentante sindacale, nel sostenere che una parte del personale sarebbe stato pagato o che forse ci sia stato qualche errore... sono tutte fandonie!

Del resto erano tali anche quelle usate, nelle settimane scorse, sui media, per giustificare i disservizi sul parco mezzi, attribuendone la causa ai problemi legati al Covid 19.

Scuse assurde visto che i mezzi in questione sono inutilizzabili da diverso tempo... sicuramente da prima dell'emergenza sanitaria!

USB non ha più alcuna intenzione di accettare tutto ciò, in quanto se lavorare è un dovere, essere pagati e, soprattutto nei termini previsti dagli accordi, è un diritto.


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