PRIVATI IN AMIU:PER CGIL CISL e UIL NESSUN PROBLEMA.MA L'ESPERIENZA DIMOSTRA CHE PER LAVORATORI E CITTADINI NON C'E' NESSUN VANTAGGIO.
Tutti insieme appassionatamente! CGIL (ma Marchionne non insegna nulla?), CISL, UIL corrono a rassicurare i lavoratori sulle conseguenze dell’ingresso di privati in AMIU, che il Comune ha deciso di accelerare.
Eppure il fallimento delle privatizzazioni E DELLA DISMISSIONE DEI SERVIZI PUBBLICI è evidente ovunque.
Senza andare troppo lontano basta vedere cosa è successo a livello locale in AMT, ASTER e IREN (ex Amga). Ci è stato raccontato che grazie alla concorrenza avremmo avuto tariffe più basse per gli utenti e salari più alti per i lavoratori. E’ SUCCESSO ESATTAMENTE IL CONTRARIO.
I privati entrano nelle aziende per guadagnare, non certo per fare beneficenza. Si regalano loro pezzi pregiati e remunerativi (v. termovalorizzatore), si garantiscono tariffe alte e sicure (tanto pagano gli utenti).
Oltre a queste vanno rese “competitive” le aziende.
In che modo ? Diminuendo gli organici, precarizzando il lavoro, esternalizzando e spezzettando il ciclo produttivo.
Illudersi di cogestire questi processi come fanno CGIL CISL e UIL è fallimentare, sbagliato e non porta nessun reale vantaggio ai lavoratori.
USB, presente in moltissime aziende del settore dei rifiuti, dell’acqua e dell’energia massicciamente interessate da privatizzazioni si oppone da sempre a queste politiche:
a livello generale
- promuove e sostiene tutte le battaglie contro le privatizzazioni, per la ripubblicizzazione di acqua, gas, rifiuti, energia.
- Interviene con proprie proposte per rimettere in discussione le leggi in materia, a partire dal recente decreto Ronchi
a livello aziendale
- rifiuta ogni logica di scambio e cogestione con le aziende
- contrasta ogni tentativo di spezzettamento ed esternalizzazione di fasi di lavoro
- denuncia e si batte contro l’introduzione di contratti peggiorativi
- chiede veri aumenti salariali per tutti, contro la triennalizzazione dei contratti e la pretesa di legare sempre di più i salari alla produttività e alla competitività aziendale
- lotta per la piena democrazia sindacale e per il diritto di sciopero messo duramente in discussione nel settore dalla legge sui servizi minimi.
USB ha costruito e propone una piattaforma che risponda ai problemi principali ed essenziali dei lavoratori, che rimetta al centro il ruolo sociale e pubblico dei servizi, anche valorizzando il potenziale di nuova occupazione in un contesto di crisi strutturale anche occupazionale.
Salario: richiesta a “recupero” delle perdite salariali con un aumento minimo che si individua nella misura di euro 250 (parametro 3A). Introduzione di un meccanismo di adeguamento/aumento automatico.
Lavoro straordinario. Riduzione dei tetti massimi dello straordinario con aumento del costo per l'azienda.
Banca Ore: piena volontarietà del lavoratore nella scelta di avvalersi o meno della banca ore.
Buoni Pasto: adeguamento minimo dei buoni pasto ai limiti di esenzione pari a euro 5.29.
Precarietà ed esternalizzazioni: eliminazione del lavoro precario mediante trasformazione dei contratti precari in rapporti di lavoro a tempo indeterminato (precariato “interno” alle aziende). Assorbimento dei lavoratori degli appalti strutturali (aziende e cooperative) da parte dell’azienda appaltante (pubblica o privata.
Part-time. Meccanismo stringente di consolidamento dell’orario effettivamente svolto (aumento dell’orario minimo settimanale) con riferimento ai 6 mesi di lavoro.
Salute e sicurezza: denunciamo una carenza sistematica nell’applicazione di seri programmi e misure sul tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro: dai mezzi inadeguati, ai carichi di lavoro, agli indumenti.
Malattia professionale/comporto: potenziare e rendere effettivo il diritto alla ricollocazione interna del personale con inidoneità.
Diritto di Sciopero: rimuovere le attuali norme antisciopero che negato di fatto un diritto per i lavoratori dei servizi ambientali.
Democrazia e diritti dei lavoratori: uguali diritti e pari dignità per tutti i sindacati, diritto all’indizione di assemblee, contrattazione, informazione e referendum per ciascun RSU, eliminazione della quota del 33% riservata ai firmatari del CCNL, voto vincolante dei lavoratori sul CCNL, contro il crescente utilizzo dei sistemi di rilevazione e controllo a distanza.
Inquadramento: Rivedere l'inquadramento inserendo passaggi automatici di livello. Contrastare il sottoinquadramento con semplificazione e chiarimento dei profili e mansioni.
USB. DALLA PARTE DEI LAVORATORI. E BASTA.