PASTO E ACQUA PER GLI OPERATORI SANITARI SONO UN DIRITTO!
PASTO E ACQUA PER GLI OPERATORI SANITARI SONO UN DIRITTO!
Il contratto della sanità pubblica esclude il personale turnista dal diritto al pasto poiché è collegato alla pausa ed il suddetto personale non può effettuarla per non lasciare l’assistenza ai degenti. Ma un Decreto Legislativo (66/2003 nello specifico) derivante da norme europee sancisce che un lavoratore, effettuate 6 ore di lavoro, ha diritto alla pausa. In una scala gerarchica del diritto un contratto non può prevalere su un Decreto Legislativo. Da questi presupposti nascono le ormai decine e decine di vertenze sul diritto al pasto che vedono vittoriosi i dipendenti. Alcune Regioni si sono dotate di regolamenti che prevedono l’erogazione del pasto a tutti i dipendenti senza attendere ulteriori sentenze con spreco di soldi pubblici.
Vi sono poi i paradossi ovvero che per il pranzo viene concesso l’uso della mensa mentre per chi effettua la notte non sono previsti i buoni pasto le cui quote, ricordiamo, per il personale sanitario, risalgono al DPR 384/1990 e da allora invariate
Come Usb Liguria siamo in attesa del verdetto della Corte di Appello di Genova su vertenze pilota iniziate dalla nostra organizzazione sindacale.
Di recente la Corte di Appello, grazie alla nostra vertenza, ha chiesto all’Aran un parere sullo specifico articolo del CCNL ma alcune organizzazioni sindacali firmatarie del contratto, non si sono presentate all’invito dell’Aran e pertanto è stata sprecata una grande occasione per dirimere la questione.
Appare pertanto quantomeno particolare che per vedersi assegnare dei diritti come un pasto e dell’acqua bisogna ricorrere sempre e comunque a vie legali con dispendio di soldi pubblici. Invitiamo in questo anche la Corte dei Conti ad esprimere un parere.
Un’altra questione è quella disponibilità dell’acqua potabile. L’All.IV del D.Lgs. 81/08 infatti recita:
1.13.1. Acqua
1.13.1.1. Nei luoghi di lavoro o nelle loro immediate vicinanze deve essere messa a disposizione dei lavoratori acqua in quantità sufficiente, tanto per uso potabile quanto per lavarsi.
Non è possibile sicuramente considerare “acqua potabile” l’acqua che sgorga dai rubinetti dei nostri ospedali molti dei quali con tubature non “propriamente recenti”. E allora chiediamo l’installazione di “boccioni” che permettano ai dipendenti di dissetarsi e in alcuni casi, come l’assistenza domiciliare, l’assegnazione di bottigliette d’acqua
Chiediamo anche, ove possibile, l’istituzione di commissioni mensa con la partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori.
Come sindacato stiamo portando avanti queste vertenze per diritti che dovrebbero essere scontati e e nostro avviso già tutelati dalla legge ma chiediamo alla politica di farsi avanti e di concedere senza ulteriori indugi ciò che dovrebbe essere scontato.
USB P.I. Sanità Liguria