NO ALLA CONTRORIFORMA DELLA PA

Genova -

Giovedì 19 giugno 2014

sciopero generale del lavoro pubblico

NO ALLA   CONTRORIFORMA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Oltre a quanto già deciso negli ultimi tempi,l il quadro che emerge dalle comunicazioni fornite dal governo in merito alla riforma della Pubblica Amministrazione è pesantissimo e delinea il futuro di una Pubblica Amministrazione definitivamente trasformata in un’azienda privata dominata da logiche aziendalistiche e privatistiche che trasformeranno radicalmente il modello organizzativo e produttivo.

1. mobilità forzata dei lavoratori, con tutele assolutamente deboli e generiche

2. non c’è alcuna ipotesi nemmeno parziale di stabilizzazione dei 250mila lavoratori precari

3. possibilità di demansionamento in caso non solo di esuberi numerici ma anche nel caso di esuberi funzionali (cioè troppe persone che fanno lo stesso lavoro, pur in assenza di esuberi numerici) e istituzione di un ruolo unico del pubblico dipendente (tutti possono fare qualsiasi lavoro a prescindere da competenze, professionalità, specializzazione...)

4. si ridisegna il ruolo della dirigenza, con molte ombre e poche luci e comunque con la prospettiva di una funzione dirigenziale sciolta da qualsiasi limite e controllo, esercitata con gli stessi poteri e prerogative del datore di lavoro privato

5. si abbandona definitivamente la possibilità di uscita anticipata dal lavoro rispetto ai tempi imposti dalla riforma Fornero

6. si stravolge l’attuale assetto della P.A. sia sul piano delle funzioni svolte, prevedendo l’accorpamento di enti e la chiusura di centinaia di presìdi territoriali.

La trasformazione genetica della P.A. la mette tutta al servizio delle logiche dell’impresa, si abbandona l’idea che le funzioni di controllo siano socialmente utili e indispensabili anche per arginare i fenomeni di corruzione, evasione fiscale e contributiva e si lascia mano libera all’impresa con l’idea ovviamente sbagliata che sburocratizzare e semplificare siano la stessa cosa. Colpisce ovviamente anche ciò che manca:

- MANCA LO STANZIAMENTO DELLE RISORSE PER I RINNOVI CONTRATTUALI, con i contratti bloccati dal 2009 e con la prospettiva del proseguimento del blocco ancora per molti anni

Non si ipotizzano risorse da destinare alla contrattazione integrativa e anzi si introduce il principio che la retribuzione individuale sarà legata all’andamento economico del Paese. Possiamo immaginare con quali conseguenze per le nostre retribuzioni!

Dalla nota informativa si possono quindi trarre i contenuti della direttiva per la
riapertura della sola contrattazione normativa che introdurrà nei contratti collettivi il peggio di questa riforma. Nella stessa nota si annuncia che è pronta la tabella di equiparazione delle retribuzioni individuali, proprio per consentire i processi di mobilità forzata.

A fronte di questo progetto devastante per cittadini e lavoratori  lo sciopero indetto dall'Usb rappresenta una prima importantissima iniziativa in difesa di una pubblica aministrazione 

dalla parte dei cittadini e dei diritti e dei salari dei lavoratori pubblici

NO ALLA CONTRORIFORMA DEL PUBBLICO IMPIEGO

GIOVEDI' 19 GIUGNO

sciopero generale del lavoro pubblico

 

·        Per lo sblocco immediato dei contratti del pubblico impiego

·        Per la stabilizzazione dei lavoratori e delle lavoratrici precarie

·        Per la reinternalizzazione dei lavoratori e dei servizi

·        Contro i tagli imposti dalla spending review

·        Per l'abolizione della riforma Fornero

 

ORE 10,30 MANIFESTAZIONE IN LARGO LANFRANCO

DAVANTI ALLA PREFETTURA DI GENOVA

 

 

USB UNIONE SINDACALE DI BASE