Negli ospedali liguri non solo aggressioni: le “violenze” sugli operatori sanitari arrivano da ogni parte!

Genova -

Sempre più spesso le cronache quotidiane riportano casi di aggressioni da parte dell’utenza contro gli operatori sanitari. La soluzione prospettata ,di reintrodurre presidi di polizia nei Pronto Soccorso, è forse necessaria ma sicuramente non risolutiva.

Ma esiste un altro genere di “violenza” quotidiana nei confronti degli operatori sanitari, che se fosse seriamente perseguita ridurrebbe, e di molto, la prima: quella da parte di chi dovrebbe tutelare la salute psicofisica dei dipendenti, cioè le aziende sanitarie.

Ci occupiamo quotidianamente di sicurezza sul lavoro e possiamo assicurare che, nel campo della sanità pubblica, molte parti del D.Lgs.81/08 non vengono applicate, nessuno controlla (chi controlla il controllore?), e chi ne chiede il rispetto viene spesso fatto oggetto di ritorsioni.

È compito del sindacato tutelare la salute psicofisica degli operatori sanitari e dovrebbe esserlo anche della politica.

E invece assistiamo alla mancata/errata valutazione dei carichi di lavoro che obbliga a seri approfondimenti in base alle norme Uni. Se venisse seriamente applicata, questa valutazione permetterebbe di aumentare gli organici, ridurre i tempi di attesa dell’utenza e di conseguenza la violenza sugli operatori.

Vorremmo conoscere quante denunce di malattie professionali vengono sottoscritte dai medici competenti e quanti sopralluoghi abbiano mai effettuato nei reparti (sono ambedue obblighi di legge). Perché il documento di valutazione dei rischi (DVR) non viene approvato solo dopo aver consultato gli RLS in merito ai criteri adottati?

Esiste una Medicina del Lavoro a San Martino che dovrebbe occuparsi delle problematiche dell’organizzazione nei vari siti lavorativi, ma ogni qualvolta gli si sottopone una questione rimanda alla propria azienda.

La valutazione dei rischi psicosociali, il consigliere di fiducia, i CUG, sembrano una farsa!

Ricordiamo che il D.Lgs. 81/08 è un obbligo di legge!

Siamo disponibili, sin da subito, ad affrontare la questione in Regione se seriamente intenzionata a dare risposte concrete ai sanitari coinvolti.

TUTELIAMO CHI CI TUTELA

USB Sanità Liguria

Genova, 24 febbraio 2023