L’ORGANIZZAZIONE DEL GASLINI E’ ALL’ALTEZZA DELL’ASSISTENZA FORNITA DAI SUOI DIPENDENTI?
L’ORGANIZZAZIONE DEL GASLINI E’ ALL’ALTEZZA DELL’ASSISTENZA FORNITA DAI SUOI DIPENDENTI?
In un momento storico in cui si riscontra la difficile reperibilità del personale sanitario e dove all’estero vediamo gli ospedali attrarre e tutelare in ogni modo le varie figure professionali, al Gaslini, per ridurre le liste di attesa (dovute a ritardi non certo con responsabilità dei dipendenti) modificano l’orario di uscita serale creando difficoltà non da poco a chi deve rientrare a casa. Inoltre crediamo che una questione sia stata sottovalutata. Fino ad oggi il turno precedente al giorno di riposo era al mattino e pertanto si smontava intorno alle 14 e si aveva la possibilità di “staccare” e riposarsi il pomeriggio stesso, il giorno successivo di riposo e si rientrava con il pomeriggio. Con gli attuali orari, ricordiamo firmati da alcuni delegati di altre sigle sindacali, si esce alle 20,37 per arrivare a casa anche alle 22,00 passate, il giorno dopo riposo ma “a letto presto” perché al mattino si rientra al lavoro. In pratica non si stacca mai e non si ha un adeguato riposo.
Non appare, quella utilizzata dai vertici del Gaslini, una politica lungimirante.
Nelle loro dichiarazioni sentiamo sempre porre i bambini al primo posto ma chi assisterà i piccoli pazienti quando non ci sarà personale in assistenza?
E allora sediamoci a un tavolo, torniamo agli orari precedenti e troviamo un’altra soluzione. Liste di attesa?che la Regione investa su prestazioni aggiuntive e che assuma invece di spremere i dipendenti per non averne a disposizione.
Ma discutiamo di ciò che realmente accade riguardo la sicurezza sul lavoro.
Diverse le segnalazioni fatte negli anni sul tema sicurezza ai quali l'amministrazione non ha mai risposto costringendoci, come sulla questione dei corsi obbligatori, a rivolgerci agli organi di controllo esterni per fare rispettare i criteri di sicurezza
Forse non molti sanno che il Direttore Generale abbia subito una sanzione per i corsi sulla sicurezza che in sanità pubblica devono essere di 16 ore, in presenza o in E-Learning(con possibilità di interazione con il formatore e i colleghi )ed effettuato in orario di servizio. Da 10 anni lo gridiamo con forza in totale solitudine ricevendo silenzio dalle altre organizzazioni sindacali e risposte imbarazzanti da parte dell’Amministrazione. Siamo soddisfatti della sanzione?assolutamente no. La cultura della sicurezza si costruisce sui luoghi di lavoro e non nei tribunali ma quando di fronte si hanno dirigenti poco interessati, le denunce servono quantomeno a ristabilire la basa sulla quale ripartire. In questi anni crediamo essere stati gli unici dipendenti che si siano pagati i corsi art.37 del D.Lgs.81/08 con i soldi dei loro fondi (essendo i corsi stati effettuati in modalità Fad asincrona in orario di straordinario).
Riteniamo invece il progetto del nuovo Gaslini "necessario" e non solo per migliorare la qualità dell'assistenza ma soprattutto per risolvere tutti quei problemi di carattere strutturale e di sicurezza dovuti al degrado e precarietà dei padiglioni storici.
Quello che contestiamo invece a questa amministrazione, è la mancata pianificazione con le organizzazione sindacali, gli abitanti del quartiere, gli istituti scolastici, città metropolitana e municipio Medio levante, della viabilità e dell'impatto che questa Maxi opera avrebbe avuto per tutta la comunità, ancor più in assenza di tutte quelle agevolazioni e incentivi a supporto dei lavoratori e degli abitanti, atte a minimizzare i disagi che opere di questo tipo inevitabilmente comportano e a tutt'oggi ancora da attivare e definire
E ricordiamo ancora il personale amministrativo. Quando è stato istituito il “Gaslini diffuso”, le complesse pratiche amministrative di circa 250 dipendenti sono passate al personale amministrativo del Gaslini già in carenza di organico. Mancherebbero all’appello 25 nuove assunzioni di amministrativi (essendo previsto il 10% di personale amministrativo in rapporto al personale dipendente).
Proponiamo inoltre la gestione dei parcheggi da parte del personale del Gaslini. Molte sono le lamentele ricevute da parte di dipendenti e utenza. Oltre il rincaro dei prezzi che denota ulteriormente l’interesse nei confronti dei propri lavoratori, la situazione interna è molto caotica. Non vi è poi alcun controllo per i parcheggi destinati ai dipendenti del Gaslini nello spazio Asl3 dove, di fatto, posteggia chiunque. Dovevano anche essere destinati dei parcheggi per la cittadinanza nello spazio di Cassa Depositi e Prestiti ma ad oggi non si vede alcun tipo di lavoro iniziato per il ripristino dell’area.
Sempre sull’argomento parcheggi riportiamo la seguente segnalazione: se un famigliare accompagna un piccolo al pronto soccorso e questi viene ricoverato, al momento della dimissione si è costretti al pagamento della sosta anche per giorni. Partiamo dal presupposto che siamo contrari al pagamento del parcheggio per potersi curare riteniamo questo fatto davvero vergognoso. Chi si reca al pronto soccorso non paga il parcheggio ma anche chi viene ricoverato successivamente all’accesso in pronto soccorso non dovrebbe assolutamente pagare
L’elenco di queste problematiche non è certo esaustivo.
Ricordiamo che il Cardinal Tasca è Presidente della Fondazione Gaslini. Leggiamo molte volte delle sue dichiarazioni sulla difesa dei diritti. Chiederemo anche a lui cosa pensi di tutto questo
Usb Gaslini
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