La " riforma Brunetta" toglie salario e dignità ai lavoratori
Alla luce di quanto dichiarato (se pur tardivamente ) dal Direttore uscente della Sede Provinciale INPS di Genova con intervista rilasciata il 30/01/2010, sottolineamo ancora una volta il carico di lavoro e la notevole affluenza di utenza agli sportelli che costringono il personale (organico totalmente insufficiente ) a un vero tour de force.
E ‘ evidente il disagio che scaturisce da questa situazione definita dall’uscente direttore “ come un transatlantico in un oceano pieno di scogli “ e- per usare linguaggio marinaro –senza timoniere stabile.
Il futuro non promette nulla di buono : dal primo gennaio –come è noto- l’INPS diventa il referente e il soggetto responsabile per il riconoscimento delle invalidità civile prima di competenza delle ASL. In termini numerici questo significa circa 1000 pratiche alla settimana da gestire in termini brevi oltre al boom della cassa integrazione speciale e ordinaria ,disoccupazione e ammortizzatori sociali vari.
Al personale è chiesto uno sforzo e un impegno notevole che viene riconosciuto-si fa per dire- con il dl 150 – decreto Brunetta- che di fatto riduce il salario accessorio e lo vincola a una meritocrazia discrezionale, blocca opportunità di progressione di carriera ,toglie denaro e penalizza i lavoratori pubblici.
E’ palese che questo stato di cose crea condizioni di lavoro difficili. In questo senso appaiono inutili e ingiustificate le eccessive critiche a chi lavorando sbaglia (venia dignus est humanus error) , comportamenti aggressivi che ,in alcune realtà , trascendono i normali rapporti di buona educazione.
Genova, 10 febbraio 2010
Coordinamento aziendale RdB INPS Genova