Iren.Considerazioni sul comunicato n°22 del 30/04/2020 e su quelli futuri....
Considerazioni sul comunicato n°22 del 30/04/2020 e su quelli futuri....
Alcune valutazioni su quanto esposto circa il rientro di parte del personale in smart working, il mantenimento di attività con personale ridotto sino al 30 maggio, la riapertura degli sportelli, le misure di protezione e considerazioni su quanto manca completamente in relazione alle attività lavorative ed al futuro prossimo dell'azienda.
In merito alle attività svolte con personale ridotto si evidenziano ancora una volta gravi e unilaterali modalità di gestione di questa fase. Viene nuovamente chiesto che a pagare siano i lavoratori sacrificando le ferie, i permessi retribuiti anticipati da restituire non si capisce in quale maniera e facendo uso di ferie solidali (attingendo da un serbatoio di ore numericamente irrilevante), consentendo nuovamente all’azienda di muoversi nel modo a lei più congeniale. Non dimentichiamoci che le ferie sono un diritto sancito da leggi dello Stato e non un ammortizzatore sociale a disposizione del datore di lavoro, magari per consentirgli la distribuzione di dividendi agli azionisti! Ben coscienti di vivere una condizione di straordinaria emergenza, della quale non conosciamo le tempistiche, l'USB ritiene che non debba essere questa la soluzione alle attuali problematiche esistenti perché scaricata tutta sulle spalle dei lavoratori. Da sottolineare come al personale già costretto a lavorare in periodo di pandemia venga richiesto di consumare le ferie chiuso in casa!
Come USB riteniamo grave che, in tutto il comunicato, non si faccia riferimento alla condizione di chi è costretto a lavorare in ambienti spesso già problematici in condizioni di normalità come, per es., i depuratori. Per queste situazioni pretendiamo non solo una più accurata valutazione dei rischi e delle procedure operative ma anche una diversa e più ricca dotazione dei dispositivi di protezione.
USB ritiene fattibile una graduale riapertura degli sportelli a condizione che venga garantita la massima attenzione sull’attuazione delle misure previste dai vari protocolli e da quelle indicate dall’azienda es. consegna Kit di tutela, sanificazioni, accessi contingentati, ecc. Analoghe garanzie dovranno venire garantite al personale personale amministrativo rientrante dallo smart working.
(….resta inteso che in assenza dei dispositivi di protezione e delle altre garanzie gli addetti dovranno fermarsi senza subire pressioni contrarie......)
Relativamente al manuale per le attività lavorative allegato al comunicato, come USB riscontriamo sia delle perplessità sia il mancato rispetto di sue disposizioni da parte di qualche responsabile. Grave che non vengano neppure citati i luoghi di lavoro più problematici già in situazione di normalità!
Riteniamo debba essere meglio esplicitato il punto 3.1: il passaggio circa “la consapevolezza e l’accettazione del fatto di non poter fare ingresso se si è stati in contatto con persone positive al virus nei 14 giorni precedenti, ovvero soggetti sottoposti a quarantena preventiva obbligatoria” non è chiaro cosa significhi. E chi avesse avuto contatti con un presunto contagiato in attesa di tampone come dovrebbe comportarsi…? Riteniamo sia obbligo per l’azienda comunicare correttamente gli eventi a tutte le parti in causa.
Punto 4.1 relativo all'uso delle mascherine chirurgiche “che proteggono gli altri ma non chi le indossa”. La tutela deve essere garantita anche per chi le indossa, quindi solo obbligando l’utilizzo in contemporanea della mascherina chirurgica e dell’ ffp2 si ottiene il corretto risultato.
Punto 7.5, spostamenti e trasferte. Su questo abbiamo già verificato come venga disatteso in alcuni reparti con giustificazioni del tipo che” non occorre autorizzazione in quanto lavoriamo normalmente su tutto il territorio della Regione Liguria”. Come USB vogliamo ribadire che per trasferta deve essere considerato, in questa fase pandemica, ogni spostamento fuori dal comune di lavoro, quindi autorizzato e registrato nei dettagli per ogni posto frequentato e per ogni incontro avuto.
Punto 11 “Fermo restando quanto sopra indicato relativo gli accessi ai locali aziendali, nonché le attuali disposizioni aziendali vigenti, laddove, nel periodo di presenza in azienda, insorga una sintomatologia quale quella indicata in precedenza, la stessa dovrà essere immediatamente segnalata al proprio responsabile, che dovrà disporre l’isolamento del lavoratore rispetto alle altre persone presenti nei locali”……E poi?….. Va specificato chi e come deve rapportarsi con le altre persone eventualmente presenti.
Punto 13: smart working... ci sembrano superflue le indicazioni date sul come lavorare in casa specialmente di fronte a lacune vistose rispetto alle disposizioni impartite per gli ambienti di lavoro aziendali.
Per concludere queste brevi note USB ritiene necessario ribadire che questa fase emergenziale non può in alcun modo rappresentare per l'azienda occasione per introdurre modifiche all'organizzazione del lavoro valide anche per il futuro.
Tutto quello di non attinente a misure per fronteggiare la pandemia in corso dovrà venire categoricamente respinto.
Genova, 2/05/2020
USB Iren