Iren Genova: non solo carenze manutentive ma anche atti di arroganza nei confronti dei dipendenti
E’ ancora fresco il ricordo delle perdite di Piazza Corvetto, San Teodoro e delle gallerie della stazione che hanno lasciato senz’acqua e corrente elettrica centinaia di migliaia di cittadini, lo sversamento dal depuratore di Quinto… punte di un iceberg che ha evidenziato i danni derivati dalle carenze di organico, l’utilizzo del mono operatore e l’uso eccessivo degli appalti in IREN… quel gruppo IREN tanto vicino ai territori che ha costruito la nuova sede da 26 milioni di euro in zona esondabile, spostando 400 dipendenti in un quartiere dove già scarseggiano i parcheggi…Signorini va… i problemi restano…
IREN mentre vanta migliaia di assunzioni per il triennio, non trova miglior cosa che lasciare a casa un tecnico del settore acque, che dopo tre anni di apprendistato viene licenziato senza motivo, senza rispettare il mancato preavviso di 15 giorni previsto dal contratto nazionale. (Mancato preavviso che dovrebbe determinare invece l’assunzione definitiva in base al CCNL art.13 e trasforma il caso in licenziamento illegittimo come definito dall’art.42 comma 3 D.lgs 81/2015).
Questo avviene proprio nel settore dove le perdite recenti hanno evidenziato le motivazioni delle richieste di assunzioni nei settori operativi.
Non sappiamo se questo sia dovuto ad un ulteriore disimpegno sulle reti da parte di IREN, sia un effetto dell’indebitamento derivato dall’acquisto di Egea… o un semplice atto di forza alla marchese del grillo…
Il Gruppo IREN tanto paternalista con i dipendenti fa strappare gli striscioni di protesta a Gavette e il volantino di USB affisso in Piazza Raggi (dove peraltro non si rispetta la legge 300 in merito agli spazi per le comunicazioni sindacali). Un arroganza tale che arriva a non presenziare davanti al prefetto ad un procedura di conciliazione inerente uno sciopero indetto anche da USB.
Sono atti gravissimi se aggiunti ai tentativi di aggressione fisica ad un delegato e gli insulti sessisti ad una rappresentante sindacale da parte di un dirigente aziendale.
Ma se episodi di questo tipo avvengono con il sindacato i singoli lavoratori sono ancora più esposti all’arroganza di alcuni dirigenti, chiunque pone problemi viene isolato.
IN IREN MANCA IL RISPETTO DEL LAVORO E DI CHI LAVORA, non basta una settimana in Sardegna per un centinaio di prescelti -a spese degli utenti- per essere “Top Employer”.
I dipendenti di IREN sono in stato di agitazione non solo per la tutela dei diritti contro un licenziamento ingiusto e immotivato ma contro gli sprechi, per dare un servizio migliore alla città; consapevoli che le manutenzioni programmate sono ormai un ricordo del servizio pubblico, sappiamo che IREN fa comodo per far cassa per i Comuni azionisti, sponsorizza eventi (Capodanno, Ocean Race…) e può essere un buon serbatoio di voti, ma la vera integrazione sul territorio si dimostra nella qualità del servizio e nel rispetto dei dipendenti e delle loro rappresentanze, quelle riconosciute e anche quelle che IREN non riconosce.
Unione Sindacale di Base Lavoro Privato Genova