IPERCOOP SARZANA: COSA BOLLE IN PENTOLA?
La politica aziendale dell’Ipercoop non si discosta da quella seguita dalle altre aziende private: scaricare i costi della crisi sui lavoratori dipendenti.
E’ questo il senso della scelta di introdurre la cassa integrazione:
ridurre i salari dei lavoratori (che guadagnano “troppo”, sono “troppo” garantiti, è riconosciuta loro “troppa” professionalità), COME PRIMO PASSO VERSO UNA ESTENSIONE DELLA MOBILITA’ A DIVERSE FIGURE PROFESSIONALI e puntare sulle assunzioni precarie, che assicurano lavoratori più “economici” (cioè con salari da fame e sottoposti ad ogni tipo di ricatto).
Di fatto, la scarsa capacità manageriale delle direzioni viene scaricata sui lavoratori.
La scelta dell’azienda va contro l’interesse dei lavoratori: mentre da un lato si impone la cassa integrazione, dall’altro si fa largo uso di contratti a tempo determinato e del ricorso allo straordinario. Noi riteniamo che non sia accettabile assumere lavoratori con contratti precari o comunque penalizzanti e contemporaneamente avviare una politica di riduzione degli occupati a tempo indeterminato.
Il Coordinamento RdB/CUB invita i lavoratori ad organizzarsi e a lottare in difesa del proprio posto di lavoro.
NATURALMENTE RESPINGIAMO AL MITTENTE LE MINACCE APOCALITTICHE: “SE LOTTATE, SE VI OPPONETE, TUTTO QUELLO CHE ACCADRA’SARA’ COLPA DEI LAVORATORI” CHE, NELLE INTENZIONI DELLA DIREZIONE, DEVONO MOSTRARSI MANSUETI, SOTTOMESSI E ACCETTARE SUPINAMENTE DI ESSERE SOGGETTI A SCADENZA COME LO YOGHURT!
NO ALLA CASSA INTEGRAZIONE!
SI ALLA RICOLLOCAZIONE DEI LAVORATORI CASSINTEGRATI
SI ALL’ASSUNZIONE A TEMPO INDETERMINATO PER TUTTI I PRECARI
RAPPRESENTANZE SINDACALI DI BASE/CUB
COORDINAMENTO LAVORATORI IPERCOOP CENTROLUNA DI SARZANA
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