IL BENESSERE DEI LAVORATORI E' UN FATTORE ESSENZIALE PER LA QUALITA' DELL'ASSISTENZA

Genova -

COMUNICATO STAMPA

 

IL BENESSERE DEI LAVORATORI E' UN FATTORE ESSENZIALE PER LA QUALITA' DELL'ASSISTENZA

 

Lo stress lavoro correlato e il burnout sono due facce della stessa medaglia. Le cause di queste “patologie” possono essere molteplici e non sempre emergono come dovrebbero. Dall’ambiente di lavoro (l’organizzazione) all’orario di servizio contrattualmente e normativamente previsto (rispetto all'utilizzo del lavoro straordinario, rispetto ai riposi, alle pause e alle ferie da smaltire nei termini previsti). Dalla regolarità del turno assegnato ai carichi di lavoro. Dal rispetto delle mansioni contrattualmente previste dal profilo professionale al demansionamento (in alcuni casi saltuario). Anche il microclima inadeguato nel contesto lavorativo può causare il rischio stress lavoro correlato (stress termico con temperatura troppo alte, ovvero troppo basse o con umidità elevate) e, in questi casi, l'architettura dei reparti e l’impiantistica non conforme influiscono notevolmente sull'esposizione al rischio burnout.

Attualmente al Galliera ci sono 6 reparti di degenza h24 che sono privi di adeguati impianti di climatizzazione. Detti reparti durante la stagione estiva vengono forniti di condizionatori portatili e, ovviamente, non sono sufficienti a garantire un adeguato microclima. Ciò causa enormi disagi (stress termico prolungato) ai sanitari e ai pazienti coinvolti. Per risolvere definitivamente l’annoso problema basterebbe trasferire i 6 reparti al padiglione C, una delle strutture tra le più moderne, tra le più attrezzate e tra più sicure dell’intero nosocomio. Ma purtroppo il famoso padiglione C rimane inutilizzato da oltre un decennio (fino al 2013 erano attivi diversi reparti h24 ed erano perfettamente funzionali ai bisogni umani).

Al Galliera ci sono ancora alcuni reparti dove, nel turno notturno, non è inserita la figura dell’Operatore Socio Sanitario (OSS). Pertanto le mansioni proprie dell’OSS vengono svolte dall’Infermiere (demansionamento saltuario...). Inoltre, esattamente un anno fa, nel reparto di ortogeriatria un infermiere nel turno nottuno è stato sostituito con un OSS. Con un taglio lineare è stata abbassata la qualità dell'assistenza. Ultimamente gli improvvisi e momentanei trasferimenti degli infermieri da un reparto all'altro sono all'ordine del giorno. Sembra incredibile ma è la realtà.

Attualmente il Galliera è l’unica azienda sanitaria della città metropolitana dove, al personale turnista, viene negato l’utilizzo della mensa a prezzo agevolato (il pasto lo paga per intero!).

Da qualche anno l'Ente Ospedaliero si è dotato di un nuovo disciplinare che regolamenta l'orario di lavoro del personale del Comparto e il regolamento denominato Banca delle Ore. Detti regolamenti sono stati oggetto di delibera dell'Ente ospedaliero dopo aver condiviso un accordo sottoscritto solo da alcune sigle sindacali (CGIL - UIL e NURSING-UP). Fin da subito detti regolamenti hanno creato enormi malumori tra i dipendenti perchè le procedure informatiche sono troppo rigide, macchinose e complesse. Ma sopratutto hanno creato un meccanismo perverso che penalizza (non solo economicamente) i lavoratori coinvolti. In sostanza, nonostante la scala gerarchica delle responsabilità di gestione dell'orario di lavoro, dei cartellini attestanti le presenze/assenze e le varie voci contrattuali, in caso di dimenticanza, errori o omissioni non sanate, il sistema informatico decurta le ore effettivamente lavorate (orario ordinario e straordinario effettuato!) e l'ufficio preposto comunica ai singoli lavoratori la decurtazione alla voce stipendiale e la cancellazione delle ore di straordinario effettuate (rammentiamo che in quest'ultimo caso l'azienda e le sigle sindacali sopra citate hanno condiviso nei regolamenti che, se le ore di straordinario non vengono utilizzate - a pagamento ovvero con riposo compensativo - entro la scadenza stabilita, le stesse saranno cancellate!). Del mancato controllo dei dirigenti preposti non risponde nessuno! Pertanto se alcuni lavoratori non si accorgono delle anomalie del cartellino presenze, o delle scadenze (che il cartellino non esplicita quando scadono!) per il recupero delle ore di straordinario, le stesse ore lavorate vengono cancellate arbitrariamente!

Da circa un anno il Laboratorio Analisi del Galliera lavora con una dotazione organica ridottissima (mancano oltre 9 tecnici sanitari di laboratorio e il numero delle dimissioni a vario titolo aumenterà ancora agli inizi del nuovo anno). Da qualche mese, per tamponare l’emorragia di personale TSLB, la direzione competente ha deciso di trasferire un tecnico dal Laboratorio di Istocompatibilità (creando malumori e disagi tra tutto il personale coinvolto). Ma nel frattempo la direzione ha anche deciso di stipulare delle convenzioni (informando verbalmente i lavoratori a scelta compiuta!), prima con la Asl 3 e poi con l’ospedale Evangelico Internazionale, per prestazioni da effettuarsi presso il centro trasfusionale dell’Ente. Le prestazioni in convenzioni (a proposito, la convenzione con l'Ospedale Evangelico è stata stipulata formalmente o si continua a lavorare senza garanzie assicurative e giuridiche?) vengono eseguite prevalentemente nel lavoro notturno e festivo. Tutto ciò causa un notevole aumento dei carichi di lavoro e enormi responsabilità a carico dei singoli operatori sanitari. Eventuali ritardi nelle refertazioni o nelle procedure di consegna/trasfusioni non sono solo un dettaglio per i pazienti in attesa (potrebbe accadere contemporaneamente al Galliera, al Villa Scassi o all’Evangelico).

Negli ultimi anni il pronto soccorso del Galliera è stato oggetto di ristrutturazioni/adeguamenti, nonchè apertura di nuovi locali adiacenti. Tutto ciò ha peggiorato il contesto lavorativo che era già critico da anni. Perchè la carenza dei posti letto nei reparti di area medica multidisciplinare come la Medicina, l'OBI/DEGENZA BREVE ecc. è la prima causa del sovraffollamento del pronto soccorso e le conseguenti criticità gestionali. L’aumento delle aggressioni al personale sanitario sono un sintomo che forse viene ancora sottovalutato e non affrontato con le dovute contromisure!

Se qualcuno non comprende ancora i motivi del perchè il Galliera è un ospedale poco attrattivo e ciclicamente i sanitari scappano verso altre aziende della città metropolitana basta analizzare quanto sopra esposto. E se non ci sarà un reale cambiamento organizzativo gestionale verso gli operatori sanitari le fughe saranno sempre più accentuate. La valorizzazione delle risorse umane in contesti lavorativi moderni e adeguati dovrebbe essere la prima mission di un qualsiasi amministratore che, in ogni caso, deve salvaguardare il benessere lavorativo e la sicurezza all'interno di un'azienda ospedaliera. Perchè nel settore sanitario è fondamentale salvaguardare anche la qualità delle cure e la sicurezza dei pazienti.

 

USB P.I. Sanità Liguria Ospedale Galliera. 10-1-2025