Igiene Ambientale Genova. Cgil Cisl Uil Fiadel e le imprese liquidano i rappresentanti sindacali eletti dai lavoratori
Ieri i rappresentanti di CGIL CISL UIL FIADEL hanno firmato un accordo con le imprese per rimandare di sei mesi le elezioni per il rinnovo delle RSU, a giugno, e consentire di svolgerle senza i limiti imposti dalla pandemia e questa è una decisione di buon senso e del resto sta avvenendo in molte aziende.
Ma già che c’erano hanno approfittato dell’occasione per mettersi d’accordo con le aziende e dichiarare le RSU decadute dall’1 gennaio e sostituirle coi segretari territoriali di CGIL CISL UIL e FIADEL, che utilizzeranno anche i permessi sindacali della RSU. Lo hanno fatto mettendo i lavoratori di fronte al fatto compiuto, senza informarli prima né tanto meno interpellarli.
Si tratta di una decisione che non ha alcun fondamento giuridico e neppure nella prassi seguita dalle stesse organizzazioni sindacali che hanno firmato quell’accordo. In tutte le aziende infatti la prassi consolidata seguita anche da CGIL CISL UIL è che se la RSU scade e non si possono fare le elezioni si proroga la RSU fino allo svolgimento delle elezioni, non fino al cenone di San Silvestro.
E visto che non ci sono ragioni apparenti per giustificare questo strappo rispetto alle loro stesse abitudini e che in questo modo però CGIL CISL UIL FIADEL ottengono il duplice risultato di togliere di mezzo i rappresentanti eletti dai lavoratori e i sindacati scomodi, dobbiamo dedurne che l’obiettivo della decisione sia proprio questo.
Noi consideriamo questo atto una palese forzatura antidemocratica, ma non ci scandalizziamo né ci strappiamo le vesti, perché pensiamo che sia una lezione utile e un’indicazione per il futuro per tutti i lavoratori del’igiene ambientale: la burocrazia sindacale teme che i lavoratori possano ragionare con la propria testa, essere protagonisti e dire quel che pensano e che altre organizzazioni sindacali estranee alla combriccola dei compagni di merenda possano rompere l’unanimismo e la compiacenza nei confronti delle aziende, tanto più quando ci si avvicina a un rinnovo contrattuale dopo che l’ultima volta per vincere il referendum dei lavoratori si è stati costretti a far tornare i conti.
A differenza dei sindacalisti di CGIL CISL UIL e FIADEL la cosa non ci preoccupa, perché ci troviamo più a nostro agio a fare attività sindacale nei depositi e nelle sezioni che nelle sale riunioni.
Avete paura dei lavoratori che usano la propria testa e dei sindacati che difendono i lavoratori? Fate bene! Volete fare accordi senza avere “rompiscatole” tra i piedi? Avete ragione! Purtroppo però non sarà sufficiente. Perché i lavoratori vi chiederanno conto degli accordi che firmerete, di quello che farete e che direte e se non sarete capaci di convincerli faranno come quando bocciarono l’ultimo rinnovo contrattuale e l’accordo con Doria sulla fusione con IREN. Ve lo ricordate?
Per quanto ci riguarda noi, ancora una volta, saremo al loro fianco.
Genova, 18 dicembre 2020