Genova.USB INPS.UN VOTO CONSAPEVOLE (per i prossimi tre anni)

Genova -

UN VOTO CONSAPEVOLE

(per i prossimi tre anni)

 

Un voto di così lunga durata va speso bene, perché ci proietta verso un domani pieno di foschi presagi che non potremo affrontare con strumenti inadeguati come quelli usati finora.

 

CI VUOLE UN ALTRO SINDACATO, capace di rompere gli schemi consolidati che ci hanno condotto ad una sostanziale resa di fronte all'economicismo imperante, che sacrifica tutto e tutti: lavoratori, diritti, democrazia, pace, ambiente, futuro.

 

IL LAVORO PUBBLICO È ELEMENTO STRATEGICO PER ROVESCIARE QUESTA IDEOLOGIA DISTRUTTIVA, ma deve emanciparsi dalla passività in cui sono stati relegati i lavoratori in questi ultimi decenni: confusi, marginalizzati, colpevolizzati dalla narrazione mainstream devono riprendere consapevolezza del ruolo che può giocare il Servizio Pubblico per lo sviluppo del Paese.

 

Allora occorre che in INPS si rifletta sulle modalità sempre più frenetiche e poco trasparenti che informano l'attuale organizzazione del lavoro, sottoposta ad una torsione ancor più fenomenale da un “reassessment” quantomai cervellotico: pagelline e alti ritmi produttivi, a cui vincolare la distribuzione di quote di salario in modo ineguale e a perdere rispetto al crescente costo della vita, rappresentano la morsa con cui si cerca di ottenere il massimo dalle sempre più esigue risorse umane a disposizione, tenute sotto scacco da un sistema che si configura sempre più chiaramente come ricattatorio e incompatibile con la qualità del lavoro e il valore che dovrebbe esprimere un Servizio Pubblico garante della piena esigibilità dei diritti sociali.

 

Quali dunque i punti di caduta? Un peggioramento della qualità della vita del lavoratore, una difficile gestione nei rapporti con l'utenza e un sostanziale isolamento che si produce tra tutti i soggetti interessati.

 

Come intervenire? Con un'analisi dei fattori produttivi fatta propria dai lavoratori (assemblee dedicate e monitoraggio costante dei carichi di lavoro), formalizzare per iscritto alla Direzione le problematicità organizzative in relazione allo stato di disagio vissuto dal lavoratore (da potersi nel caso anche utilizzare in contraddittorio per le pagelline o per eventuali responsabilità contestate), un radicale ripensamento delle modalità con cui si riceve l'utenza, un recupero delle funzioni sociali svolte un tempo dai CRAL aziendali o dai punti di ristoro ospitati in spazi adeguati (i tickets tra l'altro non garantiscono più un'offerta varia a prezzi convenienti) e finanche una nuova logistica degli uffici pensata per migliorie sul piano relazionale.

 

E' chiaro però che tutto ciò non basta ad inquadrare e a risolvere i problemi suaccennati, che sono di più ampia portata e riguardano in generale l'intero mondo del lavoro, privato e pubblico. Qui vengono al pettine i nodi che un sindacato subalterno e condizionato oramai da interessi che non corrispondono a quelli dei lavoratori non ha saputo o voluto sciogliere:

  • precarietà e retribuzioni da fame ostacolano una vera unione fra lavoratori con conseguente effetto trascinamento verso il basso dei più “fortunati”;

  • accordi sindacali non sanciti da consultazioni dei lavoratori interessati segnalano che della democrazia se ne fa un triste simulacro;

  • l'appartenenza al sindacato determinata da servizi (patronati, assicurazioni sanitarie integrative o sui rischi derivanti da responsabilità nello svolgimento delle mansioni, pensioni complementari, organismi bilaterali......su cui lo stesso sindacato può trarre guadagni aggiuntivi) rientra nella logica di un'offerta a carattere individuale che mina la funzione equanime e di buon livello precedentemente garantita a tutti dallo Stato.

 

Siamo dunque al paradosso che la parte maggioritaria delle forze sindacali operanti nel settore pubblico contribuisce all'indebolimento dello stesso per miopia o interesse, non esercitando adeguate azioni di contrasto.

 

Per tutti questi motivi bisogna fare l'unica scelta consapevole che ci è consentita in occasione del rinnovo delle R.S.U., che determina anche il peso politico delle diverse Organizzazioni Sindacali a livello Nazionale:

 

il 5/6/7 Aprile VOTA U.S.B.

 

 

BUON VOTO......CONSAPEVOLE

 

 

 

 

 

USB P.I. LIGURIA