Genova, la scuola dell'infanzia chiede asilo
Da decenni la scuola pubblica è sotto attacco, privata di risorse, stabilità e strutture adeguate. I vari governi che si sono susseguiti hanno diminuito i bilanci dei comuni, bloccato e limitato le assunzioni e tagliato i servizi sociali. In questo scenario drammatico, il comparto più trascurato è da sempre la scuola dell’infanzia, dove si pongono le radici per la crescita cognitiva e personale di ogni bambino.
Nella nostra città più di dieci scuole dell’infanzia comunali saranno trasferite per ristrutturazione e messa in sicurezza grazie ai fondi del PNRR. Lavori fondamentali che però creeranno forti disagi alle famiglie per almeno tre anni.
Nelle scuole dell’infanzia statali, invece, il problema della chiusura non sussiste perché non sono state incluse nei lavori di ristrutturazione, eppure anche queste avrebbero urgente necessità di essere messe in sicurezza. La tragedia del ponte Morandi non ha insegnato nulla: si continua a non fare manutenzione su edifici di 50/70 anni. Inoltre abbiamo assistito alla soppressione di sezioni dell’infanzia statale anche dove ci sono bambini in lista di attesa. Per evitare queste chiusure basterebbe limitare il numero di alunni e alunne per classe, invece sembra sempre di più che la creazione delle cosiddette “classi pollaio” che arrivano a contenerne 26 siano l’unica soluzione a discapito dei bambini che così non possono usufruire completamente di ambienti educativi arricchenti e attenti ai loro bisogni.
Il sistema integrato 0/6 che prevederebbe una progettazione fra Comune e Stato (USR) nella gestione dei servizi offerti all’infanzia non ha chiaramente funzionato e a farne le spese saranno i bambini e le bambine, le famiglie e le lavoratrici coinvolte.
In una città come la nostra, in cui il tasso di natalità è particolarmente basso, è inammissibile che vengano colpiti proprio i servizi all’infanzia e che le istituzioni non siano in grado di programmare gli interventi e gli investimenti necessari.
È urgente che venga trovata una soluzione per tutti i bambini rimasti fuori dalle graduatorie, al fine di poter garantire il diritto all’accesso alla scuola pubblica per tutte e tutti. È inoltre fondamentale che non vengano tagliati i posti di lavoro. Riteniamo necessario un tavolo di confronto che veda la partecipazione attiva di tutti i soggetti interessati. Sosteniamo le lavoratrici e le famiglie che si sono attivate in queste settimane per richiedere una soluzione al problema e siamo al loro fianco al
Presidio davanti al Comune in via Garibaldi mercoledì alle ore 9.30
In concomitanza con la seduta comunale sugli interventi PNRR nelle scuole statali.
Usb Scuola Liguria
Usb Funzioni Locali Liguria