Liguria. USB contro guerra, sfruttamento, diseguaglianze e violenza di genere verso i cortei del 7 e 8 marzo

Genova -

USB contro guerra, sfruttamento, diseguaglianze e violenza di genere

verso i cortei del 7 e 8 marzo

 

Come sindacato USB, come lavoratori e lavoratrici non solo della Scuola e dell’Università ma dell’intera Federazione Regionale siamo solidali con gli studenti e le studentesse che scenderanno in piazza venerdì 7 marzo (concentramento a Genova, Piazza De Ferrari, ore 9:00). Il corteo, nato sotto la spinta del coordinamento studentesco OSA e dell’organizzazione universitaria Cambiare Rotta, ha messo già insieme decine di istituti superiori di Genova. Preceduto dagli scioperi in alcune scuole negli giorni scorsi, il corteo unitario rappresenta un salto di qualità nella determinazione studentesca contro ogni forma di sopraffazione. Si inserisce inoltre nel solco della lotta condotta da Cambiare Rotta in occupazione al Rettorato di Genova con la richiesta di aprire un centro antiviolenza in Università.

La cronaca di questi giorni dà lo spunto, con la notizia di uno stupro di una giovane studentessa avvenuto nei locali di una scuola cittadina. Ma la lotta è generale contro tutte le forme di violenza e sopraffazione.

Siamo con gli studenti e le studentesse che si ribellano a una istruzione in cui viene insegnata solo la sopraffazione, l’individualismo, la necessità di concorrere in ogni ambito di una società che non offre alcuna garanzia di futuro. Ci ribelliamo con loro contro ogni forma di sopruso, da quelli che la società capitalista offre come unica possibilità a lavoratori e lavoratrici e ai popoli sfruttati del Pianeta, a quello che viene riproposto nelle violenze di genere da chi ci sta accanto, in casa, a scuola e al lavoro. La lotta contro il maschilismo e il patriarcato per noi è una battaglia quotidiana, che affrontiamo ogni giorno nell’attività sindacale e tramite lo sportello contro le violenze di genere sui luoghi di lavoro.

Secondo il rendiconto di genere INPS 2024, nel 2023 il tasso di occupazione femminile in Italia si è attestato al 52,5%, rispetto al 70,4% degli uomini e Il gap retributivo di genere rimane un aspetto critico, con le donne che percepiscono stipendi inferiori di oltre venti punti percentuali rispetto agli uomini. Le donne continuano a farsi carico della maggior parte del lavoro di cura: le giornate di congedo parentale utilizzate dalle donne sono state 14,4 milioni, contro appena 2,1 milioni degli uomini.

Questi dati fotografano la discriminazione quotidiana che capitalismo e patriarcato riservano alle lavoratrici sulle cui spalle continua a ricadere il peso del lavoro riproduttivo, peso che con i finanziamenti alla guerra sottratti a un welfare già in crisi potrà solo aumentare, mentre il governo pensa di contrastare il calo demografico attaccando il diritto di autodeterminazione riproduttiva delle donne.

Per queste ragioni il giorno successivo, l’8 marzo, saremo nuovamente in piazza con Non una di meno per lo Sciopero Generale indetto nella giornata internazionale della donna (corteo a Genova, Piazza Fanti d’Italia, ore 10:30), giornata in cui USB, assieme alla Federazione Sindacale Mondiale scende in piazza ogni anno. Una giornata di lotta per ribadire che chi tocca una, tocca tutte, dalle scuole ai posti di lavoro.

Per un mondo di pace, di giustizia, di solidarietà e di eguaglianza. Per i diritti civili e sociali di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori.

USB Federazione Regionale Liguria