Genova. Trasporto pubblico: i lavoratori non possono pagare l’incapacità politica

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Trasporto pubblico: i lavoratori non possono pagare l’incapacità politica

 

In questi giorni la stampa ha riportato la grave crisi che AMT si trova ad affrontare alla riapertura delle scuole e con l’avvio del cosiddetto “Progetto 4 Assi”. Come USB Trasporti riteniamo necessario chiarire alcuni punti fondamentali che vengono sistematicamente taciuti o distorti.

 

1. Assunzioni bloccate dalla politica

Nonostante siano attive ben due graduatorie di idonei (una per il servizio urbano e una per il servizio provinciale), la politica ha scelto di bloccare le assunzioni almeno fino a fine anno. Questo significa che il personale oggi mancante non viene reintegrato, aggravando una situazione già insostenibile per i lavoratori e per l’utenza.

 

2. Condizioni di lavoro insostenibili

Il problema della “difficoltà nel reperire autisti” non è una fatalità: è il risultato di salari troppo bassi, del rischio crescente di aggressioni, dell’impossibilità di fruire le ferie e di condizioni di lavoro sempre più logoranti.

Ricordiamo che il monte ore ferie non godute non è un capriccio dei lavoratori, ma un debito che grava sui bilanci aziendali. L’azienda non risparmia, accumula solo passività. A questo si aggiunge un dato preoccupante: nell’ultimo anno il numero di dimissioni volontarie tra gli autisti non è mai stato così alto.

 

3. Responsabilità politica diretta

La crisi del trasporto pubblico genovese non è colpa dei lavoratori. È il risultato di scelte politiche sbagliate della Città Metropolitana e dei Comuni.

 

Abbiamo 112 filobus elettrici mai messi in servizio, di cui 39 abbandonati nell’area di Campi.

 

A Chiavari l’idea del Comune di trasformare il capolinea in un “capolinea diffuso”, cioè sparso sul territorio, ha fatto lievitare i costi per l’azienda di oltre 100mila euro l’anno solo di gasolio.

 

I bus acquistati per la linea di Portofino sono stati resi inutilizzabili da un’ordinanza comunale.

 

Si continuano a chiedere servizi aggiuntivi insostenibili per l’azienda, volti più a scopi propagandistici degli amministratori locali che a reali esigenze dei cittadini.

 

 

 

 

USB Trasporti chiede con forza:

 

Lo sblocco immediato delle assunzioni dalle graduatorie già attive.

 

Una gestione trasparente e responsabile delle risorse pubbliche, evitando sprechi e scelte propagandistiche.

 

 

Non accetteremo che i lavoratori diventino i capri espiatori dell’incapacità politica e gestionale.

 

USB L.P Trasporto Pubblico