GENOVA - NO ALLA SVENDITA DI AMIU A IREN

Genova -

NO ALLA SVENDITA DI AMIU A IREN

VOLUTA DA  DORIA E DAI  SINDACATI COMPLICI!

 

Dopo ben tre cicli amministrativi, in cui nessuna giunta è stata in grado di mettere in sicurezza Amiu affrontando efficacemente il problema della chiusura del ciclo dei rifiuti, il Sindaco Doria approfitta del periodo estivo per svendere l’azienda a Iren. Ciò avviene con il complice assenso dei sindacati confederali che, nonostante le generose mobilitazioni dei lavoratori, non si sono mai opposti al progetto.

La chiusura della discarica di Scarpino e il conseguente trasporto dei rifiuti fuori regione, oltre agli scandali che hanno coinvolto alti dirigenti che facevano affari con le cooperative, hanno portato l’azienda sull’orlo del tracollo finanziario.

In questi anni abbiamo assistito a un macabro ballo tra Comune, Regione, Città metropolitana e sindacati confederali, ballo che in questi giorni sta terminando con l’approvazione della delibera che regalerà la gestione dei rifiuti a Iren.

 

Lavoratori, è bene che sappiate che Iren è nella pratica un’azienda privatizzata, controllata da una Finanziaria (FSU) , oppressa da un indebitamento finanziario di oltre 2 MILIARDI DI EURO e che in questi anni ha ridotto il personale, tagliato il salario dei dipendenti, esternalizzato servizi e azzerato gli investimenti alla manutenzione della rete (come dimostrano le decine di tubi esplosi in città). Il tutto con la solita complicità di CGIL, CISL e UIL, e nel silenzio opportunistico della giunta Doria, interessati più a servire le lobby finanziarie che a difendere i lavoratori e i cittadini.

 

Noi pensiamo che le conseguenze per i lavoratori (e i cittadini) della svendita di Amiu rischino di essere tragiche: esuberi, esternalizzazioni, messa a gara dei servizi non redditizi, riduzioni del salario e peggioramento del servizio vista la siderale distanza dalle reali esigenze dei territori dimostrata da IREN in questi anni.

Per questi motivi dobbiamo unirci nel respingere la svendita di Amiu, superando la colpevole inerzia di  CGIL, CISL e UIL, e insieme ai cittadini chiedere:

 

ü IL FINANZIAMENTO PUBBLICO PER LA MESSA IN SICUREZZA DI SCARPINO.

ü IL FINANZIAMENTO PUBBLICO DEGLI IMPIANTI PER LA CHIUSURA DEL CICLO DEI RIFIUTI.

ü IL FINANZIAMENTO PUBBLICO NECESSARIO AL RISANAMENTO DEL BILANCIO DI AMIU.

 

Costruiamo insieme l’unità dei lavoratori

contro le privatizzazioni e i tagli dei servizi pubblici

 

Usb Amiu Usb Iren

Genova, 26/7/2016