Genova. IREN NON E’ AMGA… USB PER IL SERVIZIO PUBBLICO.
IREN NON E’ AMGA… USB PER IL SERVIZIO PUBBLICO.
Contemporaneamente all’uscita dell’AD di iren Armani, appaiono le prime notizie sullo stato avanzato della vendita del 49% delle reti gas di IREN, operazioni che si concluderanno presumibilmente prima delle gare ATEM. Nessuna paura la gara verrà gestita dall’advisor Rothschild… i contendenti ad oggi sono SNAM, AXA (assicurazioni), igneo (fondo di investimento australiano) Marubeni (giapponese, protagonista dello scandalo Lockheed nel 1976, dello scandalo che porto al suicidio del primo ministro Kakuei Tanaka nel 1986) e che nel 2012 pagò una sanzione di 54,6 milioni di dollari per risolvere molteplici accuse del Foreign Corrupt Practices Act (FCPA) degli USA relative al lavoro per la joint venture TSKJ (composta da Technip, Snamprogetti Netherlands, Kellogg Brown & Root (KBR) e JGC Corporation) che assunse Marubeni per corrompere funzionari del governo nigeriano per aiutarla a ottenere contratti per la costruzione di impianti GNL in Nigeria. Due anni dopo, ancora accuse dall'FCPA per aver corrotto funzionari indonesiani (contratto per un progetto energetico da 118 milioni di dollari per una joint venture tra Marubeni e Alstom) per cui pagò una multa di 88 milioni di dollari…
conclude la lista Blackrock primo investitore in piazza affari che attraverso i suoi fondi controlla l’1.5% del capitale delle società italiane quotate in borsa, 7.7% di Telecom, 2.6% di Eni 2.7% di Enel 2.7% di Finmeccanica e 2.1% di Terna società peraltro note fra vecchi e nuovi AD e aspiranti AD. E’ evidente come in questo quadro chi lavora sia solo “carne da macello” da motivare fortemente con politiche di welfare scenico e da pagare il meno possibile, ma ancora più evidente è come le tutele dei lavoratori debbano essere ricercate in accordi che precedano quadri instabili, per dirla in italiano prima della vendita del 49% delle reti; vendute le reti che permetteranno di non indebitarsi (se non lo sono già) poi chi vincerà le gare si accollerà il personale ma ai proprietari delle reti andranno gli indennizzi previsti che probabilmente monetizzeranno gli investimenti mentre ai lavoratori coinvolti toccherà l’odissea derivata dall’assenza di un Protocollo di Intesa con la stazione appaltante.
Con l’uscita dell’AD Armani ormai da tempo in collisione con il presidente iren si delinea un nuovo scenario e se un punto interrogativo resta sulla corte che lo aveva seguito in iren poco conterà se assumerà il suo ruolo Giuseppe Gola, Luca Camerano , Stefano Siragusa o Signorini (ex Autorità Portuale) IREN non è più AMGA già da tempo e i servizi pubblici essenziali sempre meno pubblici sono sempre più in mano agli speculatori al servizio del profitto.
IREN ormai definita da tutta la stampa la “società emiliana” è ben differente da quella che era AMGA con i suoi legami con il territorio e la popolazione, un tempo chi lavorava nel gas veniva spesso fermato nei quartieri e gli veniva offerto un caffè o comunque riconosciuto come parte del territorio, oggi come accaduto una settimana fa, si rischia l’accoltellamento.
Certo Genova per accordi o consuetudine esprime l’Amministratore Delegato, ma le decisioni importanti vengono prese lontano dalla lanterna, gran parte della dirigenza storica è stata relegata a ruoli minori e di fatto i lavoratori di Genova vengono trattati come una succursale; del resto vediamo dalle righe sopra i Giapponesi, gli americani, i fondi australiani… le bollette del Gas dell’Acqua e della Luce si trasformano in profitto e mentre un tempo si investiva sul territorio, nell’adeguamento delle reti, nella pulizia dei rivi, creando professionalità… oggi il personale operativo (al di fuori dell’immagine pubblicizzata all’esterno) viene considerato al pari di un attrezzo da lavoro.
Analogamente a livello impiegatizio per gli over 40 (quelli che un noto dirigente definisce “i nativi”) una sorta di “age shaming” per far posto ai neo assunti sottopagati, che trovano nelle differenze col mondo “esterno” un ambiente paternalista apparentemente protettivo che li avvolge nel welfare aziendale. Lo scambio forza lavoro/salario diventa “Mission e Vision” e gli avanzamenti di carriera grazie anche all’apporto dei sindacati confederali diventano oggetto del giudizio soggettivo del capo anziché corrispondere al vecchio principio “Parità di lavoro=Parità di salario”.
Nonostante tutto questo per la difesa del SERVIZIO PUBBLICO e dei Diritti e la Dignità del Lavoro USB sta lentamente crescendo, raccogliendo i lavoratori più coscienti, rivendicando anche i 100 anni di storia dei Gasisti dei Lavoratori dell’Acqua come quelli di tutti i Servizi Pubblici gestiti oggi dalla multiutility emiliana, tentando anche di contrastare quell’emergenza sociale creata dalle rigide politiche delle chiusure delle utenze, dal caro bollette e della trasformazione dei cittadini da utente a cliente.
USB LAVORO PRIVATO GRUPPO IREN.
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