Genova. AMT E AMIU: PRIVATI ED IREN IN VISTA?

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AMT E AMIU: PRIVATI ED IREN IN VISTA?

LA GIUNTA CHIARISCA I SUOI OBBIETTIVI

 

AMIU ed AMT, le due principali partecipate con quasi 5000 dipendenti, vivono una condizione molto particolare dall’insediamento della nuova amministrazione, accomunate ancora una volta da pesanti ipoteche sul futuro.

La prima a finire nel mirino è stata AMT, tra annunci allarmati di rischi per gli stipendi, voragini nei conti, fornitori non pagati, stato pre-fallimentare: la conseguenza sono tagli alle corse, carenze di organico, possibile addio alle gratuità mentre si attende a breve il piano di risanamento del nuovo cda che si preannuncia doloroso.

 

Poco tempo dopo è la volta di AMIU: ultimatum alla dirigenza perché la città è sporca, emergenza raccolta e stoccaggio, allarme sui costi del trasporto dei rifiuti fuori città per la cronica mancanza di impianti a chiudere il ciclo.

 

Polemiche all’indirizzo dell’amministrazione precedente, come sempre avviene, erano prevedibili. Non era prevedibile però un simile cannoneggiamento da parte dell’amministrazione stessa.

 

Come sempre avviene in questi casi, insieme ai conti in rosso e ai servizi carenti, spuntano puntuali ed immancabili le voci su nuovi soci, privati ecc.

In AMT si parla di ricapitalizzazione, Trenitalia, Regione Liguria. Fiutata la possibilità di privatizzare, gli avvoltoi si alzano puntuali ed ecco che su input di Autoguidovie che non molla la presa, l’ANAC sentenzia che serve aprire ai privati. Un avvertimento pesante, visto che l’affidamento in house scade entro il primo mandato di questa giunta.

 

In AMIU, insieme al termovalorizzatore e alla crisi aziendale, torna puntuale il nome di IREN.

 

Tutto questo riporta purtroppo alla mente vicende analoghe occorse in anni passati, quando AMIU ed AMT costarono molto care al Sindaco Doria.

 

La Sindaca Salis ha ribadito la volontà di mantenere le aziende pubbliche ma al contempo in pochi mesi ha fatto di AMT ed AMIU due esempi fortemente negativi di servizi inadeguati e di zavorre che pesano sulle esangui casse comunali. Purtroppo ci sembra un film già proiettato e con un finale per niente lieto.

 

Per questo chiediamo con forza che Sindaca ed amministrazione chiariscano le loro intenzioni: nel mirino ci sono i vertici aziendali e i loro (numerosi) errori o gli assetti delle due aziende? In altre e più chiare parole: si sta aprendo la strada ai privati?

 

Usb, come già avvenne in passato, si opporrà come sempre con forza e determinazione contro ogni ipotesi di privatizzazione, che porta solo a tagli dei servizi o dei salari per recuperare margini.

 

Siamo in attesa di convocazione sia da parte del Comune per AMIU che dal Presidente per il piano di AMT e valuteremo molto attentamente le conseguenze di quanto ci verrà prospettato.

 

Riteniamo inoltre che sia assolutamente necessaria una discussione ed un confronto pubblico sul futuro di AMT e AMIU , sulle cause reali delle difficoltà e sulle responsabilità aziendali. Per questo chiederemo che si discuta in Consiglio, ascoltando la voce dei lavoratori e delle loro rappresentanze.

 

Genova, 12/10/2025

Usb AMIU USB AMT Usb Lavoro Privato Genova

P. Petrosino F. Bairo M. Rimassa / R. Delogu