GALLIERA: DALLE PROMESSE NON MANTENUTE ALLA “LOTTERIA” DEL NUOVO ANNO. UN “DEFAULT” ANNUNCIATO
Lo scorso anno la direzione aziendale aveva chiesto un ulteriore impegno al personale sanitario (sopratutto Infermieristico) per mantenere attiva la campagna vaccinale e per l'abbattimento delle croniche liste di attesa. Pertanto attivava le Prestazioni Aggiuntive “promettendo” una tariffa di 50 euro l'ora ma, giunti a fine anno, ai lavoratori non sono state liquidate le indennità promesse. Il motivo dei ritardi e delle mancate corresponsioni lo spiega la stessa direzione aziendale nel corso dell'incontro sindacale svoltosi il 23 febbraio 2022. “Le risorse non sono sufficienti”! Probabilmente liquideranno le prestazioni aggiuntive con la tariffa oraria base (25 euro l'ora). Cioè prima promettono e chiedono prestazioni orarie aggiuntive (a 50 euro l'ora) e poi dichiarano tranquillamente che non ci sono fondi a sufficienza.
Perchè attivare le Prestazioni Aggiuntive senza la copertura a preventivo? Fenomeni!
A proposito di fondi dell'area del comparto sanità (art. 80 – art. 81 CCNL).
Anche il 2022 si apre con una amara sorpresa per i lavoratori del comparto! Il consuntivo 2021 del fondo ex art. 80 l'Ente Galliera lo chiude con un deficit di oltre 500mila euro! Un fatto gravissimo e mai accaduto prima! Ma andiamo in ordine cronologico. L'ennesimo accordo a perdere tra amministrazione e RSU/OO.SS., sottoscritto in data 29 aprile 2021, aveva stabilito “i criteri di ripartizione per l'anno 2021 delle risorse disponibili per la contrattazione integrativa tra le diverse modalità di utilizzo all'interno di ciascuno dei due fondi di cui agli articoli 80 (FONDO CONDIZIONI DI LAVORO E INCARICHI) e 81 (FONDO PREMIALITA' E FASCE)”. Come da consuetudine ogni anno gli accordi sui fondi vengono sottoscritti dalle solite sigle sindacali territoriali (CGIL – UIL – NURSING-UP) e dai delegati RSU eletti nelle sigle sindacali sopra citate. In sostanza i “firmaioli” preventivamente “prendono atto” delle singole voci di spesa (ALLEGATI 1 – 2 – 3 DELL'ACCORDO SOPRA CITATO) e successivamente “concordano” i criteri decisi dall'Ente e dai sottoscrittori sindacali. Quindi tra questi criteri rientra anche il fondo dove c'è, tra gli altri, l'abnorme spesa per le indennità di funzione (ex posizione organizzativa ed ex coordinamenti). Rispetto al consuntivo del 2020 (eravamo in piena emergenza sanitaria e i costi delle varie indennità erano stati rispettati!!!), nel 2021 il solo costo per la indennità di funzione è aumentato di 90mila euro! Ora l'Ente ospedaliero ha deciso che il deficit di oltre 500mila euro del fondo art. 80 lo ripianerà con il fondo dell'art. 81 che invece ha un attivo di 749mila euro. Ovviamente ci riserviamo di valutare con il legale USB di depositare un esposto alla competente Corte dei Conti per verificare un eventuale danno erariale. L'Ente Ospedaliero si è assunto la responsabilità (si fa per dire) di non monitorare la disponibiltà del fondo suddivisa per le diverse voci di spesa e ora fa ricadere il peso del deficit direttamente nelle già misere buste paga dei dipendenti. Infatti, per l'anno corrente, senza i 500mila euro “ricollocati” nel fondo art. 80, sul fondo art. 81 c'è a preventivo una disponibilità di circa 249mila euro. 149mila euro per finanziare la produttività collettiva e quasi 100mila euro per finanziare le fasce. Il 2022 sarà un anno all'insegna del salario accessorio depauperato da scelte assurde e ingiustificate! Ovviamente in questo contesto una maggioranza qualificata di rappresentanti sindacali non è stata esente da responsabilità per aver sottoscritto l'accordo sui fondi del 2021 (e non solo). Questi ultimi non vogliono (?) comprendere che tra i criteri di ripartizione dei fondi rientra anche la focoltà di condizionare pesantemente le scelte “unilaterali” della dirigenza aziendale. E se firmano gli accordi non servono le “note a verbale” o la “presa d'atto” per dire (o far intendere) che non si è d'accordo. L'accordo o lo firmi o non lo firmi! Poi convochi un'assemblea del personale e spieghi coerentemente le tue scelte! E se l'esimia dirigenza vuole dei semplici “notai” non troverà mai le firme dei delegati USB! Noi responsabilmente salvaguardiamo sempre gli interessi di tutti i lavoratori. Il salario accessorio è un “diritto” economico che deve salvaguardare tutti i lavoratori! Un'azienda responsabile deve monitorare e rendicontare le spese correnti senza “scialacquare” nei fondi destinati a tutti i lavoratori. Probabilmente quest'anno oltre 1500 dipendenti del comparto dovranno rinunciare a una parte consistente di benefici economici (Fasce Retributive e Produttività Collettiva) che la contrattazione integrativa garantisce a tutti i lavoratori. Tutto ciò è inaccettabile!
Basta “privilegi” e ambiguità, basta sperperi a destra e a manca!
Intanto nell'ultimo anno è aumentato il numero dei dipendenti ma, in alcuni reparti di degenza, il personale lavora sotto organico rispetto ai bisogni e alle complessità assistenziali. Inoltre diversi reparti non hanno la figura dell'OSS nel servizio notturno. Infermieri demansionati per sopperire alla disorganizzazione sempre più crescente! E non è ancora finita con la beffa per i lavoratori precari. Hanno già annunciato che alla scadenza dei contratti al personale coinvolto non verrà rinnovato il contratto di lavoro!
Alle criticità sopra descritte nell'ultimo anno si sono aggiunte altre “imposizioni” della direzione aziendale. La modifica degli orari di servizio, il “minutaggio” per il riconoscimento effettivo del lavoro straordinario e l'utilizzo “a giornata” delle ferie dei dipendenti. E rimane sempre aperta la questione del diritto alla mensa/buoni pasto con tariffa agevolata per i turnisti che svolgono l'attività superando le 6 ore lavorative. In tutte le asl/aziende della Liguria tutti i dipendenti hanno uguali diritti e gli stessi costi. Il turnista al Galliera paga la mensa (quando è aperta!) a tariffa intera!
Con il nuovo anno si è aggiunto un altro “contenzioso”. 15 anni fa l'Ente Ospedaliero aveva riorganizzato il servizio Accettazione Amministrativa degenti. Quella riorganizzazione aveva coinvolto anche il servizio portineria (nel turno notturno) gravando i lavoratori con un ulteriore carico di lavoro e con una ulteriore responsabilità. Il servizio di centralino telefonico era stato affidato ai portieri. E per ripagare il disagio era stato creato un progetto obiettivo. Per 15 anni il Progetto Obiettivo è stato attivato/rinnovato senza alcun accordo sindacale (l'unico accordo è quello iniziale - anno 2007 -). Ora l'amministrazione ha deciso di tagliare gli “incentivi” ma lascia il disagio e la responsabilità a carico dei lavoratori. Un'altra beffa!
Oggi i lavoratori hanno l'opportunità di cambiare lo stato di cose presenti. Con il loro voto alle RSU possono dare più forza ad una sigla sindacale autonoma che combatte realmente per i diritti di tutti!!!
Perchè l'USB rovescia il tavolo e non si siede per sottoscrivere accordi iniqui!
Perchè l'USB non ha padroni da servire ma combatte contro i padroni!
Perchè l'USB non fa inciuci ed è trasparente!
Perchè l'USB non fa clientelismo!
L'USB è il cambiamento perchè è schierata solo con i lavoratori, senza se e senza ma!
Il 5 – 6 – 7 aprile 2022 VOTA USB PUBBLICO IMPIEGO
USB Galliera