ESULTA LA UE: IN EUROPA NESSUNO IN PENSIONE COSI' TARDI COME I LAVORATORI ITALIANI !!
Missione compiuta : il governo Monti e le forze politiche che lo sostengono hanno raggiunto uno degli obbiettivi loro assegnati dalla UE. Dopo aver reso i nostri stipendi i più bassi d'Europa (meno di Grecia e Spagna tanto per intendersi) il libro bianco sulle pensioni della Commissione europea annuncia entusiasta che i lavoratori italiani dal 2020 andranno in pensione più tardi di tutti i loro colleghi europei. E non è finita. Gongolante, la UE aggiunge che, grazie allo zelo del governo, negli anni a venire andrà ancora peggio : nel 2050 ci vorranno infatti ben 70 anni mentre ad un tedesco ne basteranno 67. Superfluo aggiungere che questo è un monito implicito per le altre nazioni europee a seguire il fulgido esempio italiano e quindi il nostro invidiabile primato potrebbe essere messo in discussione in una folle rincorsa emulativa a chi maggiormente massacra i lavoratori.
Meglio di tante parole questo dato esemplifica gli effetti pratici delle politiche di riduzione del debito e di risanamento dei conti portate avanti con la benedizione della UE. Un gigantesco trasferimento di risorse dalle tasche dei lavoratori e dei pensionati a banche, finanziarie e speculatori.
Non solo Monti ma tanti altri possono intestarsi questo risultato, devastante per le vite e i redditi di milioni di persone. Tutti i governi di ogni colore si sono esercitati infatti in questi anni nel tiro alle pensioni, stabilendo per l’Italia il triste primato nel numero di riforme del settore. Tutte accomunate da un identico risultato: colpire i lavoratori e i loro redditi.
Oltre ai governi però sono gravissime le responsabilità di CGIL CISL e UIL che hanno condiviso e concertato con i vari governi amici tutto questo scempio. Il loro contributo però è stato ben ricompensato con la torta miliardaria dei fondi pensione.
E certamente Camusso Bonanni e Angeletti troveranno ulteriore motivo di conforto nel prosieguo della lettura del Libro Bianco. La Ue infatti, nella sua insaziabile voracità, chiede un piccolo sforzo ulteriore per completare l’opera. Col nobile proposito di difendere “l’indipendenza economica” dei pensionati (sic!!!) si augura infatti un potenziamento dei fondi integrativi. Musica per le orecchie di sindacati ormai trasformati in broker assicurativi.
Distrutta la previdenza pubblica con il plauso della UE ora Monti potrà concentrarsi sulla riforma del lavoro, sostenuto anche in questo da CGIL CISL e UIL già scalpitanti al tavolo delle trattative impazienti di firmare un qualsivoglia accordo .
BASTA STARE A GUARDARE !! FERMIAMOLI !!
PER LA PREVIDENZA PUBBLICA,
CONTRO LA TRUFFA DEI FONDI PENSIONE