Disastro Galliera, è arrivata l’ora delle dimissioni!

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Al Galliera le recenti elezioni delle RSU hanno sancito l’affermazione del sindacato UIL FPL. Dopo un decennio stabilmente in terza posizione l'USB Pubblico Impiego è stata premiata come seconda forza sindacale. Una grande soddisfazione dopo anni di lotte per la difesa della sanità pubblica e soprattutto dopo le memorabili battaglie per la sicurezza e per i diritti dei lavoratori.

Purtroppo l'affermazione dell'USB non ha cambiato i rapporti di forza all'interno della RSU. I delegati eletti della UIL e della CGIL hanno la maggioranza e, con questi presupposti “maggioritari”, le due sigle sindacali hanno iniziato ad affrontare in solitaria i temi caldi emersi con l'arrivo del nuovo anno.

Come il default di uno dei fondi del comparto. Un fatto estremamente grave e mai accaduto prima. In Liguria è rimasto l'unico caso e purtroppo non è neanche una casualità. La gestione dei fondi del comparto è sempre stata estremamente dispendiosa e dannosa per quasi tutti i lavoratori.

La “battaglia” in solitaria dei confederali si è palesata fin da subito come una “lotta” senza rotta. Con grande senso di responsabilità (si fa per dire) le due sigle sindacali hanno ritenuto opportunamente di non proporre una strategia unitaria con la RSU neoeletta e soprattutto hanno “ceffato” l'interlocutore responsabile del disastro. Con le sue irresponsabili scelte (in passato abbiamo riempito pagine di comunicati stampa per annunciare il disastro) il Galliera ha causato il deficit, ma le due sigle sindacali sono andati a bussare alle porte della giunta regionale. Hanno scomodato il presidente Giovanni Toti (sic!) per farsi impartire una lezione di regole contrattuali e di normative da rispettare a livello aziendale! Un bluff annunciato da emeriti principianti!          

Quest'anno i lavoratori del Galliera pagheranno “in proprio” il deficit del fondo art. 80 con il trasferimento di 500mila euro dal fondo art. 81 (che ha un attivo di circa 750mila euro). Gli oltre 250mila euro che avanzano probabilmente verranno “distribuiti”, a mo’ di sussidio, ai circa 1500 dipendenti aventi diritto secondo le regole prestabilite per la Produttività Collettiva. Probabilmente ciò comporterà, per l'anno 2022, la non assegnazione di fasce retributive per mancanza di fondi.

A quanto sopra si aggiunge il taglio degli aumenti delle varie indennità (festivi - notturni - reperibilità) e la “frittata” è fatta. Grazie agli accordi sindacali stipulati dalle sigle sindacali maggioritarie, da troppo tempo i lavoratori del Galliera hanno le buste paghe sempre più leggere rispetto ai loro colleghi delle ASL.

 

Un esempio su tutti. Alla ASL 3 Genovese lo scorso mese di giugno 2022 i dipendenti hanno percepito la consueta Produttività Collettiva con cifre che variavano da un minimo di 932 euro per la categoria A fino a 1.731 per la categoria DS.

La fuga dei professionisti verso altri lidi è diventata una consuetudine. Il Galliera non attrae più, e non solo per gli stipendi bassi! L'organizzazione del lavoro e soprattutto le pessime condizioni strutturali di alcuni padiglioni del nosocomio sono diventati dei validi motivi per “emigrare”! In questa ennesima stagione di caldo torrido ed esasperante i dipendenti sono costretti a lavorare nei padiglioni ottocenteschi lasciati completamente in stato di abbandono. Infatti in diversi punti mancano gli infissi esterni che avrebbero potuto limitare l'esposizione ai raggi solari nelle ore di punta. Gli infissi interni, già usurati dal tempo, sono privi di tapparelle oscuranti. Il solleone che batte sulle finestre e le camerate prive di impianti di condizionamento mettono a dura prova i lavoratori e gli stessi pazienti allettati. Anche la normativa inerente la sicurezza delle strutture rimane inapplicata. Vie di fuga e compartimentazione dei locali rimangono un miraggio. Nonostante le scadenze e le continue proroghe non si intravvede un percorso programmatico di messa a norma dei locali. Gli annunci/impegni presi in passato sono rimasti sulla carta.

Dopo i continui ritardi il nuovo Galliera non vede l'assegnazione della gara di appalto e l'avvio dei lavori è sempre più incerto. Nel frattempo i padiglioni storici sono sempre più fatiscenti! Mentre il padiglione C è stato svuotato completamente dopo averlo ammodernato e ristrutturato (con milioni di euro di fondi pubblici) per accogliere i reparti di degenza. Una gestione a dir poco delirante e dispendiosa non può rimanere in sordina!

A questo punto chiediamo con forza le dimissioni dell'attuale management. Oramai il tempo è scaduto!

I lavoratori hanno il diritto di lavorare in ambienti confortevoli e in locali conformi alle normative di igiene e sicurezza.

I lavoratori hanno il diritto di mantenere stipendi adeguati alla loro responsabilità e secondo i criteri stabiliti nella contrattazione decentrata.

I lavoratori hanno il diritto di avere lo stesso trattamento (accessorio) economico e normativo dei loro colleghi delle ASL e delle Aziende/Enti del SSR. 

Chi non è in grado di garantire la sicurezza e chi non vuole garantire un salario accessorio dignitoso per tutti i lavoratori deve cambiare mestiere. DIMISSIONI!

USB Pubblico Impiego Liguria