CRESCE LA MOBILITAZIONE DEI NIDI E DELLE SCUOLE D'INFANZIA GENOVESI
MARTEDI’ 2 FEBBRAIO
PRESIDIO DI FRONTE A TURSI A PARTIRE DALLE ORE 15.00
LAVORATRICI/ORI E GENITORI INSIEME
CONTRO LA RIORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO 0/6 ANNI
“Ancora un presidio a Tursi” annuncia Annamaria Rosaspini, delegata RdB nella RSU del Comune “questa volta, lavoratori e genitori uniti per continuare la protesta contro la situazione di invivibilità che, in particolare negli Asili Nido, pesa ormai massicciamente su bambini, famiglie e lavoratrici.
La Giunta Vincenzi, dopo aver “promesso” 500 posti in più nei Nidi comunali, procede all’inserimento di un considerevole numero di bambini, sia a tempo pieno che a part-time, per poter smaltire le liste d’attesa, sulla base di un secco recepimento della Legge Regionale 6/2009 che innalza il rapporto educatore-bambino, anche per i bimbi disabili, e che diminuisce i metri quadri pro capite a disposizione dei piccoli utenti.
“Per poter inserire i nuovi bambini sono in corso, in molti Asili Nido, lavori di adeguamento delle strutture murarie ed igienico-sanitarie, lavori spesso inutili e/o malfatti che, a nostro parere”, continua Rosaspini “sprecano risorse economiche. Inoltre, in parecchi casi, i lavori vengono effettuati contemporaneamente all’attività didattica, creando problemi di rumore e insalubrità ambientale che allarmano giustamente le famiglie utenti. Oggi chiediamo anche a sostegno delle famiglie e dei comitati di partecipazione di rendere pubblici gli atti che sottostanno ai lavori di ampliamento e le deroghe sulla sicurezza degli asili nido e quindi la sospensione degli inserimenti in corso.
Che la cittadinanza abbia bisogno di più posti negli Asili Nido è cosa certa, riteniamo però che un servizio pubblico degno di questo nome (e non peggiorato ai livelli del privato), non si possa, né si debba realizzare sovraffollando le strutture esistenti e diminuendo le risorse umane - unica garanzia di qualità ed educatività per una fascia di età così delicata come quella dei servizi all’infanzia.
Fin dallo sciopero dell’8 ottobre u.s., le lavoratrici - sostenute da RdB e COBAS - le uniche sigle sindacali ad aver respinto l’Accordo che a luglio ha fatto da anticamera a questa situazione, continuano a chiedere – inascoltate – la revoca dell’Accordo e la riapertura della vertenza. Adesso ”conclude Rosaspini ”non è più possibile aspettare. Insieme ai genitori metteremo la Giunta Vincenzi di fronte alle proprie responsabilità nel peggiorare un servizio che sino ad ora è stato apprezzato dalle famiglie genovesi.”
RdB/Cub Pubblico Impiego – Federazione di Genova
(INFO: 333 9364562)
Genova, 01.02.10 (f.to in proprio Via Pacinotti 2/5)