Comune di Genova. Alcune riflessioni sul Contratto Collettivo Decentrato Integrativo

Genova -

Alcune riflessioni sul Contratto Collettivo Decentrato Integrativo

 

Con un volantino congiunto, FP CGIL, CISL FP, UIL FPL hanno comunicato di aver siglato, in data 19.12.2023, l’ipotesi di Contratto Decentrato per l’anno appena terminato.

La forma e l’impostazione del volantino ci hanno lasciato piuttosto perplessi: sembrano quelle tipiche di un documento prodotto dall’Amministrazione, di contenuto freddamente amministrativo, dedicato alla determinazione delle varie voci del Fondo, le cui risorse sono destinate alla distribuzione del salario accessorio (principalmente progressioni orizzontali e produttività, indennità di responsabilità…).

La distribuzione del Fondo è sostanzialmente confermata. Il che significa che, nelle tasche dei lavoratori, finiranno grosso modo le stesse cifre dello scorso anno. E neppure a tutti, alcuni prenderanno di più, altri molto meno. Non si può certo definire un “grande successo”. Soprattutto in una fase in cui l’inflazione, figlia di guerre, sanzioni e speculazione finanziaria, con le ricadute che ben conosciamo sui prezzi all’ingrosso e al minuto delle cosiddette commodity (a partire dai prodotti agricoli e quelli energetici), falcidia il potere d’acquisto dei lavoratori e delle loro famiglie.

Successivamente, in data 27.12.2023, l’Amministrazione comunale e le sigle CGIL CISL e UIL hanno sottoscritto il CCDI 2023-2025 (parte economica annualità 2023).

Va rilevato che il suddetto accordo deve essere approvato dall’Assemblea plenaria della RSU. Ricordiamo, infatti che, senza questo mandato, non potrà essere apposta sul Contratto la firma da parte della RSU. Ad oggi, 22 gennaio 2024, l’assemblea RSU è stata convocata il 1 febbraio.

 

A seguire, comunque, alcune domande: perché non è stata istituita la Banca delle Ore, ai sensi dell’art. 38/bis del C.C.N.L. 14.9.2000, che consente, con un conto individuale per ciascun lavoratore, la fruizione, in modo retribuito o come permessi compensativi, delle prestazioni di lavoro straordinario? Qual è la contropartita all’integrazione di euro 320.000 ai fondi per le Posizioni Organizzative? E le modifiche -assolutamente necessarie- al protocollo di intesa sui servizi pubblici essenziali che deve tutelare i servizi, ma anche il diritto di sciopero? E la migliore individuazione da parte dell’Amministrazione delle attività lavorative non “smartabili” e non “telelavorabili” che consentirebbe di sottrarre tale decisione all’arbitrio dei singoli dirigenti? Succede infatti che, a fronte di identiche mansioni e attività lavorative, in alcune Direzioni il lavoro a distanza sia consentito, mentre in altre sia sostanzialmente negato.

 

Non c’è da stupirsi. La cosiddetta “concertazione”, che rappresenta la modalità da anni predominante di confronto fra le organizzazioni sindacali maggioritarie e le controparti, ha significato la disgregazione dello stato sociale, il dilagare della precarizzazione del lavoro, l’impoverimento progressivo di interi strati sociali, l’abbattimento dei salari reali. Mentre per le imprese e per le banche continuano a crescere fatturato e profitti.

 

I contratti decentrati, in buona misura, applicano pedissequamente le disposizioni contenute nei contratti nazionali, figli della suddetta “concertazione”. Non firmare contratti di questo tipo da parte dell’USB è una scelta consapevole che ha un caro prezzo. Ma alla frase “…ma se non firmi sei fuori”, come a volte ci viene ricordato, noi ne opponiamo un’altra ben più potente “ci sedemmo dalla parte del torto perché tutti gli altri posti erano occupati”.

 

L’Unione Sindacale di Base si impegnerà ancora, anche in RSU, affinché si ritorni a trattare su questioni importanti e sulla definizione di obiettivi irrinunciabili a tutela dei lavoratori e della qualità del servizio pubblico. Un risultato in tal senso può però essere ottenuto soltanto con una maggior partecipazione attiva di lavoratrici e lavoratori, abbandonando la deleteria abitudine di dare deleghe in bianco.

 

UNITI SIAMO IMBATTIBILI, ISCRIVETEVI A USB!

 

USB P.I. Comune di Genova

Genova, 22 gennaio 2024