BIBLIOTECHE E MUSEI CIVICI: PROSEGUE LA PRIVATIZZAZIONE DELLA CULTURA DA PARTE DEL COMUNE DI GENOVA

Genova -

E, così, anche l’attuale Civica Amministrazione prosegue, per la propria parte, le politiche di privatizzazione (o “esternalizzazione”, che dir si voglia) delle istituzioni culturali cittadine, in assoluta continuità con le Amministrazioni precedenti. Le nuove modalità gestionali sono costituite dai cosiddetti Accordi Quadro, aleatori quanto basta per aprire la strada a soluzioni più radicali, quali, ad esempio, il P.P.P. - Partenariato Pubblico Privato (sempre meno pubblico, sempre più privato).

 

Musei Civici: il processo di esternalizzazione è iniziato anni fa, tramite una sorta di “spezzatino” che, poco alla volta, ha, realizzato l’affidamento a soggetti esterni della gestione dei principali Musei cittadini (o di parte delle attività di supporto, quali biglietterie, bookshop, assistenza alla visita eccetera,) tramite concessioni (quando c’erano margini di guadagno) o appalti (quando non ce n’erano). 

 

Ed è così che, adesso, anche gli ultimi Musei rimasti in capo al Comune stanno per transitare verso l’esterno. Si tratta del Museo d’Arte Orientale Chiossone, del Museo del Risorgimento, e di quanto rimaneva in gestione diretta del Museo di Archeologia Ligure. Le proposte diversificate di rimodulazione degli orari di lavoro per i dipendenti che lavorano presso i suddetti Musei (e che interesserebbero anche i Musei di Strada Nuova), comportanti perdite economiche inaccettabili e peggioramento delle condizioni di conciliazione vita/lavoro, è funzionale al suddetto percorso, altrettanto inaccettabile. Il rifiuto secco, da parte della Civica Amministrazione, di prendere in considerazione le controproposte avanzate dalla RSU, indica chiaramente quali siano le scelte già, di fatto, adottate. 

 

Biblioteche civiche: stiamo ancora cercando di capire meglio (in assenza di informative esaurienti da parte della Civica Amministrazione e della Direzione di riferimento) come sarà realizzato, nei fatti, nel corso del 2026, il suddetto Accordo Quadro. I sintomi, però, non fanno presagire nulla di buono. “Morìa” del personale, servizi al pubblico disattivati o erogati in misura parziale, scarsi investimenti sulla formazione dei dipendenti: l’esempio della Biblioteca Berio, nella sua progressiva decadenza (INDOTTA!), è davvero eclatante. Interi piani della biblioteca, che a suo tempo fu un fiore all’occhiello della città, chiusi al pubblico, a tempo illimitato o temporaneamente (ma, comunque, sempre più spesso). Sulla stessa lunghezza d’onda, le Biblioteche di Municipio, interessate anch’esse dal suddetto Accordo Quadro, prive di finanziamenti, promozione e formazione. Eppure, centinaia di migliaia di presenze l’anno, ben rappresentano la richiesta di luoghi di studio, informazione, incontro, cultura, espressa nei fatti dalla cittadinanza.

 

Dunque, il percorso è sempre quello. Si lascia “invecchiare” il personale, non lo si sostituisce, se non in misura totalmente insufficiente, non lo si forma professionalmente. Il resto è (triste) conseguenza. Si privatizzano i profitti (dove ci sono), socializzando i costi. Oppure si prova a risparmiare (tutto da dimostrare…) sulla pelle dei lavoratori dipendenti dalle Cooperative. L’alibi è sempre lo stesso: i “tagli” dei trasferimenti statali, la limitazione o il blocco del turn over, che i vari Governi, anch’essi in assoluta continuità, hanno, nel tempo, attuato. Tanti volti, una sola dimensione politica: il Partito Unico delle Armi e degli Affari, il cui scopo è impoverire e disarticolare (strutturalmente e politicamente) le classi popolari, i lavoratori tutti, il 99%. Per spostare ricchezza nelle tasche dell’1%. Tutti i dati lo confermano. Si tratta di scelte politiche, non di scelte tecniche o “ragionieristiche”. 

 

Detto questo, l’Unione Sindacale di Base - USB, tramite i propri Rappresentanti all’interno della RSU del Comune di Genova, esprime il proprio appoggio alla mobilitazione dei lavoratori dell’Area Cultura, di cui al comunicato diffuso in questi giorni a firma del Coordinamento RSU e delle Organizzazioni CGIL CISL UIL. 

 

E vigila, affinché quanto in esso espresso si traduca in incisive azioni di lotta.

 

18-12-2025 USB P.I. Comune di Genova