Amiu: Progetti FallimenTARI
Amiu: Progetti FallimenTARI
Nel 2019 USB denunciò sulla base delle informazioni raccolte nelle città (Torino, Pisa, Napoli, Taranto, La Spezia, etc.,) in cui il cd. progetto 'bilaterale' era già stato adottato, le criticità legate a questa tipologia di raccolta. Le più evidenti legate alle differenti conformazioni orografiche , accentuate dalle caratteristiche della nostra città.
Invece di iniziare con una sperimentazione su una porzione limitata di territorio, si è preferito mettere a 'gara' tutta la città con un appalto da oltre 80 milioni di euro vincolandosi a una modalità di raccolta brevettata dalla Nord Engineering e che obbliga Amiu a utilizzare un unico fornitore per i mezzi di raccolta, non consentendo nessuna integrazione con i mezzi già in uso in Amiu.
Tali mezzi, proprio per la loro tipologia, raddoppiano i tempi di svuotamento del contenitore e hanno una capacità di carico molto inferiore alle altre tipologie di raccolta.
Quindi appare evidente che scegliendo questo tipo di modello di raccolta (brevetto del gancio a fungo F90 della Nord Engineering) si devono acquistare mezzi per lo svuotamento e per il lavaggio dei contenitori solo da ditte autorizzate trovandosi in una condizione di vincolo permanente anche per gli acquisti successivi. Addirittura l'eventuale acquisto di 'gruette' necessario alla pulizia delle tappe (come è drammaticamente emerso in questo periodo) è vincolato al brevetto F90. Appare evidente che i costi di tale operazione saranno molto più elevati di quanto preventivato dai dirigenti Amiu e che tali costi si riverseranno sulla TARI.
In un rapporto di Nomisma del 2012 realizzato per la regione Puglia e altri enti, oltre le criticità di cui sopra evidenziava quelle segnalate dai cittadini, e cioè:
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riduzione del numero delle isole di conferimento con un aumentano delle distanze per raggiungerle,
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accumuli di spazzatura per terra,
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difficoltà di utilizzo soprattutto da parte degli anziani e delle fasce deboli della popolazione.
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Nonostante la puntuale denuncia da parte di USB, la dirigenza di Amiu ha deciso di procedere in quello che non esitiamo a chiamare come un fallimento annunciato, così come il cd progetto raccolta umido (Un nuovo colore in città) costato alla cittadinanza oltre 1 milione di euro e che non solo non ha raggiunto l'obbiettivo prefissato, ma si è rivelata un costoso fallimento.
La quota del 65% della raccolta differenziata non può essere scaricata sui cittadini e i lavoratori senza che si abbia una idea efficace ed efficiente sulla chiusura del ciclo dei rifiuti, su cui questa giunta ha delle enormi responsabilità.
Genova, 7/12/2023 Usb Lavoro Privato Ig. Amb.le
Roberto Delogu