AMIU BONIFICHE - GRUPPO AMIU: HAI PROBLEMI DI SALUTE? L'AZIENDA TI LICENZIA IN UN BATTER D'OCCHIO

Questo è anche il risultato delle scelte cervellotiche del Comune e di AMIU.

Il Sindaco rimedi al disastro e fermi questa dirigenza

Genova -

 

In una surreale audizione in Consiglio comunale di poche settimane fa, l'amministratore Unico di AMIU Bonifiche Moltini, l'assessore all'ambiente Campora ed il Direttore generale di AMIU Merlino pronosticavano un luminoso futuro per l'azienda.

 

Solo Usb in quella sede avanzava pesanti riserve su quell'entusiasmo a nostro avviso ingiustificato . Purtroppo avevamo ragione.

 

Dal radioso futuro annunciato ad un tenebroso presente il passo è stato purtroppo breve e dolorosissimo per i lavoratori.

 

L'amministratore unico che si vantava di aver risolto con una semplice telefonata il problema della nuova sede, peraltro con una discutibile ed onerosissima scelta, non ha trovato evidentemente il tempo per fare quella necessaria ad evitare il licenziamento di un lavoratore da pochi giorni dichiarato inidoneo alla mansione. Nessun tentativo di ricollocazione, chiuse ermeticamente le porte di AMIU (complimenti a chi non ha voluto la fusione) e quindi licenziamento fulmineo.

 

Ma a far paura, oltre a questo comportamento inqualificabile, sono le motivazioni che chiamano direttamente in causa le scelte effettuate dal Comune sulla gestione del verde. L'azienda infatti motiva la difficoltà di ricollocazione come conseguenza del passaggio della gestione del verde ad As.Ter. (che lo esternalizza!!!!) lasciando però i lavoratori che lo effettuavano in AMIU Bonifiche. E' evidente quindi che si apre ora un problema ancor più serio di garanzie sulla tenuta occupazionale complessiva tanto più che sono improvvisamente emersi problemi di bilancio, guarda caso taciuti nell'audizione in Consiglio Comunale.

 

Non sfugge a nessuno che vi è quindi un fine strumentale nell'azione dell'azienda finalizzato a sollecitare un intervento del Comune e di AMIU per trovare una soluzione ad un problema causato dalle scelte sbagliate dell'amministrazione e della capogruppo. Una dimostrazione di spregiudicatezza e di cinismo sulla pelle dei lavoratori, che evidentemente non possono permettersi nemmeno di avere problemi di salute, che indigna tanto più perché avvenuta in una azienda di proprietà pubblica.

 

Usb ha proclamato l'immediato stato di agitazione e avviato le procedure per lo sciopero e chiede che:

 

  • l'azienda revochi immediatamente il licenziamento

  • Il Comune e AMIU chiariscano la reale situazione aziendale, garantendo i livelli occupazionali . Non a chiacchiere e con vuoti proclami ma con scelte coerenti e chiare.

 

USB lavoro privato Genova