Al Galliera dopo il danno è arrivata pure la beffa!
Da anni i lavoratori del comparto subiscono, quasi inermi, delle scelte economiche / organizzative / gestionali assurde e paradossali. La gestione dei fondi contrattuali è di competenza della direzione aziendale, mentre la ripartizione delle singole voci (indennità di funzione - ex posizione organizzativa - straordinario - reperibilità ecc.) viene condivisa annualmente dalle organizzazioni sindacali (Cgil - Cisl - Uil – Nursing Up) e dalla maggioranza della RSU aziendale.
Ormai è ampiamente risaputo che la consistenza dei fondi del comparto al Galliera non è proporzionata (probabilmente fin dalla loro storica costituzione) adeguatamente. Alla ASL 3 genovese, all'Istituto Giannina Gaslini e al Policlinico San Martino i fondi del comparto sono proporzionalmente e nettamente superiori. Infatti la quota della produttività che viene elargita annualmente nelle aziende citate si aggira mediamente tra gli 800 e i 2.000 euro. Al Galliera queste cifre rimangono sempre un traguardo irraggiungibile. Non solo per la consistenza dei fondi, ma anche per gli accordi sindacali iniqui che vengono sottoscritti tra le parti!
L’USB e i delegati eletti in RSU da sempre si battono per tagliare il costo delle indennità di funzione (ex posizione organizzativa) e per tagliare il costo del lavoro straordinario e delle reperibilità (le carenze di personale si coprano con assunzioni stabili!). L’USB da anni chiede un utilizzo più appropriato delle risorse umane! Perché oggi al Galliera non c’è più solo un problema di salario accessorio creativo e dispendioso, ma anche i carichi di lavoro, e in alcuni casi il demansionamento (in diversi reparti manca la figura dell’OSS nel turno notturno), rendono meno attrattivo l’Ente Ospedaliero. Ciclicamente le fughe dei sanitari verso altre aziende confermano la realtà dei fatti...
A proposito di danno. Lo scorso anno (2022) i lavoratori del comparto hanno incassato una media di 150 euro di premio di produzione. Una cifra così ridicola non si era mai vista prima. Quest’anno (2023) i lavoratori hanno incassato un “sussidio” di poco più di 300 euro. Cifre ancora più lontane di quelle percepite dai colleghi delle altre aziende sanitarie della città metropolitana. Ma la beffa lor signori ce l’hanno servita proprio quest’anno con l’ennesimo accordo a perdere! A dicembre 2022, applicando il “Decreto Calabria” - D.L. n. 35/2019 -, con un Decreto della Giunta Regionale vengono stanziati euro 1.152.115,69 (eggasi un milione cento cinquantaduemila centoquindici, sessantanove euro!) per incrementare i fondi del comparto al Galliera. Il 02/02/2023 la “nuova” direzione aziendale incontra le OO.SS. del comparto e la RSU per dettagliare i consuntivi dei fondi del 2022, ma soprattutto per illustrare le modalità di costituzione dei nuovi fondi contrattuali come integrati a seguito dell’applicazione del D.L. 30 aprile 2019, n. 35, convertito dalla legge 25 giugno 2019 n.60 (Decreto Calabria). Qui entra in gioco l'abilità della direzione aziendale nel proporre una ipotesi di accordo che prevede di destinare la somma di euro 316.127,77 dei fondi del personale del comparto, per l’integrazione dei fondi della Dirigenza. Purtroppo questa proposta aziendale è stata accolta positivamente dalle OO.SS. (Cgil Cisl Uil) e dalla maggioranza della RSU e nel successivo incontro hanno sottoscritto l’accordo scellerato! Gli unici che non hanno sottoscritto questo accordo beffa (tecnicamente e giuridicamente non si possono trasferire i fondi tra area/comparti diversi!) sono stati i delegati eletti dell’USB P.I. e di un’altra O.S presente alle trattative. A seguito di questo ennesimo accordo a perdere (per i lavoratori del comparto), il prossimo anno (2024) la quota individuale dei singoli sarà aumentata rispetto agli ultimi due anni ma rimarrà ancora molto distante dalle cifre (economicamente più vantaggiose) del sistema premiante delle altre aziende sanitarie della città metropolitana.
Un’ultima considerazione la rivolgiamo alla direzione aziendale. In data 20 luglio 2023 erano state convocate le OO.SS. (un delegato per le OO.SS. e uno per la RSU) per comunicazioni in ordine alla Produttività 2022. Grazie a questa ASSURDA e PROVOCATORIA convocazione (oltre a diffidarla, rammentiamo alla direzione generale che la delegazione di parte sindacale è una prerogativa regolamentata dal CCNQ e i padroni aziendali non possono decidere chi e quanti possono partecipare agli incontri) durante l’incontro le delegazioni della Cgil e della Uil hanno contestato animatamente la presenza dei delegati eletti della RSU (ma non il coordinatore della RSU che si era autonominato a partecipare senza ricevere formalmente alcun mandato dall’assemblea degli eletti!). L’irritazione per le due sigle sindacali era causata evidentemente per la presenza del delegato eletto dell’USB. Forse nel loro “palazzo” sono gradite solo le sigle sindacali più allineate al volere “padronale”. Ma noi non facciamo sconti a nessuno, perché l’USB non ha padroni da servire! Noi rappresentiamo solo i lavoratori e i loro interessi!
USB Pubblico Impiego Liguria
Genova, 18 agosto 2023