Argomento:

Agenzia Entrate Liguria. RIENTRI IN UFFICIO IN LAVORO AGILE: LA PAROLA AI LAVORATORI

Genova -

RIENTRI IN UFFICIO IN LAVORO AGILE: LA PAROLA AI LAVORATORI

 

Nell’incontro tenutosi ieri con la Direzione Regionale sulla riorganizzazione degli Uffici -il rientro in Ufficio in lavoro agile per il 50% dei lavoratori- la confusione ha regnato sovrana.

Usb è stata chiara: la sede territoriale di contrattazione è quella provinciale, si è accettato l’incontro genovese per capire le intenzioni della Direzione Regionale considerate le fughe in avanti dei direttori provinciali, che hanno inviato ai lavoratori schede di ricognizione prima dell’avvio della contrattazione.

 

In conclusione, con il susseguirsi di posizioni schizofreniche dell’amministrazione ed equilibrismi delle altre OO.SS., si è giunti alle seguenti determinazioni:

  • la DR e le Direzioni provinciali comunicheranno ai lavoratori che le schede di ricognizione non sono vincolanti, rivestendo carattere solo informativo e statistico, un monitoraggio per meglio valutare le modalità dei rientri;

  • la DR si è dichiarata disposta ad aperture rispetto all’accordo nazionale ed ha chiesto alle OO.SS. di inoltrare proposte entro il termine di martedì 29 settembre (partendo da un iniziale diktat di quarantotto ore respinto al mittente) riconvocandoci successivamente a questa data per l’ulteriore discussione;

  • Usb ha chiesto la revoca degli ordini di servizio che obbligano i lavoratori a fruire delle ferie entro dicembre, chiedendo alle altre OO.SS. di associarsi alla richiesta, illegittima in quanto la previsione contrattuale prevede il rinvio da parte del dipendente sino al 30 aprile per esigenze personali (e a giugno per esigenze di servizio) ma risulta irricevibile anche per la carenza di organici. Su questo punto la Direzione si è riservata di pronunciarsi in seguito (il Direttore Regionale ha lasciato la riunione anticipatamente)

 

Vi chiediamo di esprimervi nel merito dei vari passaggi così come elaborati da Usb e che costituiranno la base della nostra proposta, una volta acquisiti i vostri suggerimenti e segnalazioni.

 

COSTRUIAMO INSIEME UN ACCORDO CHE REGGA E CHE SIA IL RISULTATO DI UNA VERA CONSULTAZIONE TRA LAVORATORI.

 

USB P.I. – Agenzie delle Entrate

Punti propedeutici alla bozza USB da integrare (da parte dei lavoratori)

 

Il momento è delicato: la riapertura delle scuole e la ripresa delle influenze stagionali richiedono la massima attenzione a tutela della salute e delle condizioni di lavoro dei dipendenti.

 

La gestione dell'emergenza non deve indurci a rinunciare ad avere uno sguardo lungo e a non cogliere il rischio concreto che l'emergenza sanitaria sia in realtà utilizzata per introdurre attraverso il lavoro agile un abbassamento delle tutele. Per questo non abbiamo firmato l’accordo nazionale.

Il lavoro agile non è la panacea di tutti i mali accumulati con decenni di politiche di tagli al settore pubblico e quindi anche al nostro comparto.

Organici pesantemente ridimensionati, aumenti irrisori dopo anni di blocco contrattuale, organizzazione del lavoro disfunzionale, mortificazione delle professionalità e della funzione sociale del lavoro pubblico, strumentazione di lavoro antiquata: senza questi interventi e i relativi investimenti lo smart working rischia di essere una espressione molto cool, utile solo a coprire un ammasso di macerie, magari con qualche diritto in meno.

Di seguito il percorso delineato:

  1. partire dal dato cosi come monitorato dalle schede compilate (non vincolanti ripetiamo) dei lavoratori disponibili a rientrare in presenza ai quali va garantito il diritto a rientrare in sicurezza;

  2. una volta acquisita tale disponibilità, alla percentuale del 50 percento del personale che deve essere presente in sede si perviene tenendo conto del numero di lavoratori che, pur svolgendo attività “smartabili”, opta per il rientro in servizio*;

  3. fermo restando l'esclusione del rientro in sede da parte dei lavoratori fragili o conviventi con familiari fragili e la non computabilità di questi nel 50 percento, si passa a questo punto a modulare e cadenzare i rientri per chi sceglie la modalità agile;

  4. la gestione flessibile e non rigida di questi criteri deve naturalmente contemperare il pieno rispetto delle misure a tutela della salute previste dai vari protocolli sottoscritti a livello nazionale e locale (per esempio numero di lavoratori per stanza)

Facciamo un esempio limite giusto per cercare di essere più comprensibili: in un ufficio, al netto delle persone fragili o con conviventi fragili che devono restare in lavoro agile senza rientro, se di 10 colleghi tutti svolgenti attività “smartabili” 5 manifestano la volontà di rientrare stabilmente in presenza, gli altri 5 potranno tranquillamente svolgere l'attività sempre in modalità agile senza alcun rientro essendo, appunto, già stata raggiunta la percentuale del 50 percento.

Va a tal proposito precisato con riferimento al personale assegnato a processi lavorativi da svolgere in presenza, che una volta garantite negli uffici le attività e la funzionalità del servizio, nulla impedisce anche a questi lavoratori di concludere la giornata in lavoro agile.

Un passaggio fondamentale è la verifica e un relativo impegno di spesa per le dotazioni tecnologiche al fine di lavorare meglio da casa.

Per tutte le fasi di attuazione dell’accordo è necessario prevedere step di verifica, in modo da risolvere in corso d’opera le problematiche.

Questi passaggi sinteticamente esposti con una gestione flessibile dei rientri sono cosa ben diversa dalla rigidità con la quale si sta procedendo in taluni territori dove tendenzialmente si sta già dando per scontato il numero dei rientri.

Ci sembra una soluzione ragionevole ed ordinata almeno per gestire questa fase emergenziale ponendo sempre attenzione a valutare l'andamento dell'emergenza sanitaria.

 

    • Nota al punto 2: Attività da svolgere in lavoro agile : si parte dall’elenco nell’allegato n. 1 al verbale di intesa con l’Agenzia Entrate del 5 agosto u.s., che potrebbe essere ampliato tenendo conto dell’evoluzione telematica nell’erogazione di taluni servizi.