ACCORDO WELFARE UNIVERSITA' GENOVA . UN BUON RISULTATO DI USB UNIGE
ACCORDO WELFARE ALL’UNIVERSITA’ DI GENOVA:
UN BUON RISULTATO DI USB UNIGE
Lo scorso 23 maggio sono stati siglati diversi accordi, a coronamento dell’attività svolta da USB Unige e partita da lontano, quale necessaria risposta ai blocchi stipendiali, sulla questione welfare (ricordiamolo, con risorse proprie dell’Ateneo e non sottratte ai fondi riservati al Personale).
Di particolare rilievo l’accordo sui premi nascita, uno stanziamento pari a 15.000 € per i nati a decorrere dal 2016, a favore del personale tecnico-amministrativo e dei collaboratori ed esperti linguistici in servizio a tempo indeterminato o a tempo determinato da almeno dodici mesi. Ai fini dell’accesso al beneficio sono equiparati ai figli legittimi dei dipendenti i legittimati, i figli naturali riconosciuti o giudizialmente dichiarati, i figli adottivi, gli affidati e gli affiliati.
Ulteriori risorse sono state recuperate: per l’erogazione di contributi al personale per la fruizione di servizi di assistenza a familiari anziani o non autosufficienti, che non rientrino eventualmente nelle prestazioni dedotte nell’ambito della polizza sanitaria; per il finanziamento del progetto di telelavoro per l’anno 2017; per iniziative volte a sostenere l’accessibilità e l’inclusione lavorativa dei dipendenti disabili;
Le parti hanno poi siglato l’ipotesi di accordo per il TELELAVORO.
Rispetto alla proposta dell'Amministrazione, USB ha predisposto due testi emendativi sui quali si è poi svolto il confronto.
Il nostro scopo era chiarire che il telelavoro non può sostanziarsi in un semplice decentramento lavorativo; è necessario verificare a priori e in costanza di attività la presenza dei requisiti di sicurezza sul lavoro; i criteri generali per eventuali graduatorie devono specificarsi nell’accordo, deve esserci piena partecipazione delle rappresentanze sindacali; infine il telelavoro non può comportare discriminazione di nessun tipo.
Abbiamo ritenuto utile che l’Accordo fosse “sperimentale”, richiedendo di fissare un termine temporale (poi stabilito in 18 mesi). Per verificare ed introdurre correttivi è bene intanto che siano avviate le prime postazioni. Adesso dovrà essere predisposto un apposito Regolamento che dettagli la procedura.
I risultati raggiunti non fanno ovviamente venir meno le forti critiche rivolte dal nostro sindacato all’attuale Amministrazione, in particolare sul ripristino di corrette relazioni sindacali, cui si giungerebbe solo attraverso il ritiro della delibera che delega al CdA prerogative proprie della contrattazione.
Genova, 26/5/2017