AS.TER. costruire l'alternativa sindacale per fermare lo smantellamento dell'azienda

Genova -

COSTRUIAMO L'ALTERNATIVA SINDACALE

PER FERMARE LO SMANTELLAMENTO DI AS.TER.

 

Oltre 500 dipendenti nel 2002, scesi a 390 nel 2014 e precipitati ai poco più di 300 di oggi. Alcuni settori in forte difficoltà ad operare per la carenza di personale ; aumento esponenziale dei lavori dati all'esterno che toccano tutte le linee, servizio strade, illuminazione pubblica, segnaletica, settore logistico (officina meccanica) e che raggiungono il 60% come nel settore giardini e foreste. L'impianto di Borzoli di produzione di conglomerato, fiore all'occhiello dell'azienda, è stato pesantemente ridimensionato nella sua capacità produttiva .

 

Questa la fotografia impietosa della china da tempo imboccata da AS.TER avviata a diventare, se non si inverte drasticamente rotta, una semplice agenzia appaltante.

 

Oggi poi un ulteriore salto di qualità in negativo nel progressivo smantellamento dell'azienda con la decisione della Giunta del Comune di Genova di appaltare la quasi totalità dell'illuminazione pubblica . La durata dell'affidamento (8 anni) e l'impegno economico significano una sola cosa: Aster saluta definitivamente la gestione di questo settore fondamentale.

 

I responsabili di questo deliberato disastro sono tanti . Innanzitutto la Giunta Comunale e il Sindaco (finalmente) uscente Doria, che ha operato in piena e assoluta continuità con la precedente amministrazione Vincenzi. Applicando i dettami del governo sul contenimento della spesa pubblica, la Giunta ha asfissiato lentamente AS.TER. con la mancanza di adeguate assunzioni, l'assenza di progetti di rilancio e il tacito consenso alla progressiva ed inarrestabile esternalizzazione dei servizi. La girandola di presidenti succedutisi in questi anni testimonia bene la considerazione in cui la giunta comunale e Doria hanno tenuto AS.TER.

 

Altrettanto gravi le responsabilità di CGIL CISL e UIL che hanno rinunciato ad opporsi seriamente alla deriva in atto, correndo al tempo stesso in soccorso dell'azienda con un accordo in deroga al contratto nazionale sullo straordinario che ha permesso di limitare le assunzioni utilizzando in maniera indiscriminata lo strumento dello straordinario e sottoscrivendo intese per singolo settore che incrinano l'unità dei lavoratori di AS.TER .

 

Come se questo non bastasse assistiamo oggi al poco edificante spettacolo di organizzazioni sindacali che si legano al carro elettorale di candidati che hanno contribuito allo smantellamento dell'azienda e che fino a ieri dicevano di contrastare con fermezza, chiamando i lavoratori a mobilitarsi. Il sindacato deve decidere chiaramente da che parte sta: o con i lavoratori o con la controparte. Vie di mezzo non sono permesse .

 

Oggi i lavoratori di AS.TER. sono di fronte ad un bivio: o assistere passivamente alla definitiva liquidazione dell'azienda o ritornare protagonisti e rilanciare la lotta per la salvaguardia di una realtà pubblica che può diventare occasione di sviluppo e occupazione per la città .

 

Questo obbiettivo si può raggiungere costruendo però una alternativa netta alle oo.ss. che hanno agevolato chi punta a smantellare AS.TER. La delibera sull'illuminazione pubblica dimostra chiaramente l'inutilità dell'operazione elettorale immaginata da alcuni sindacati.

 

USB invita i lavoratori a costruire con noi un' alternativa chiara ad un sindacato che:

 

• Ha assecondato il processo di ridimensionamento e smantellamento di AS.TER.

• Ha rinunciato a unificare i lavoratori AMT IREN AMIU e di tutte le partecipate

• Ha assistito silente alla liquidazione dello Statuto dei lavoratori e dell'art . 18

• Ha taciuto di fronte alla vergogna della riforma Fornero che costringe migliaia di lavoratori a prolungare la vita lavorativa ben oltre i 60 anni

 

AS.TER. si salva con la mobilitazione non con manovre elettorali