PROVINCIA DI SAVONA - PRIMA CI DISSANGUANO E POI CI CHIUDONO

Savona -

Provincia di Savona. Prima ci dissanguano e poi ci chiudono.

 

Dal 2012 già a regime la Provincia di Savona ha subito 10.000 mln di tagli ,4 mln in meno di entrate correnti oltre ai tagli che il Governo ha già previsto per i prossimi anni.17 mln nel 2015,24 mln nel 2016 e 30 mln nel 2017.

 

Nel frattempo ad un mese dall'entrata in vigore della legge 56/2014 detta del “Provincicidio” nulla si sa delle funzioni delegate e del personale diretto ed indiretto ad esse collegato.

 

Continua il blocco delle assunzioni,il personale continua a diminuire. Chi riesce se ne và. Sempre più spesso bandi di mobilità vengono dedicati ai dipendenti delle Province. Sempre più a fatica si riesce a dare il servizio che i cittadini si aspettano da noi. Si taglia su prevenzione,scuole e,viabilità e trasporti.

 

Bloccato il contratto e il salario anche per i prossimi anni,riforma del P.I. che prevede mobilità coatta e demansionamenti. Tagliato ai lavoratori il salario accessorio.

 

Gli unici a non subire tagli adeguati a quelli subiti dai lavoratori sono gli stipendi dei dirigenti e le posizioni organizzative.

 

Ci hanno anche tolto il diritto di eleggere i nostri rappresentanti e si sono autonominati,trasformando le province in enti di secondo livello.

 

Ma CGIL-CISL-UIL vi dicevano di stare tranquilli che ci avrebbero pensato loro.

 

Ci piace ricordare tra le altre cose:

 

Il 3 dicembre 2013 (vigilia dello sciopero indetto da USB di tutti i lavoratori delle Province contro il provincicidio),la segreteria provinciale CGIL eell di Genova  scriveva:“Il DDL Del Rio non esiste più. Travolto dagli emendamenti...Il lavoro di tutte le persone di buon senso.....comincia  a dare risultati positivi... Alla luce di tali considerazioni...non vi chiediamo di scioperare contro un ddl che non esiste più.

 

Il 3 aprile 2014 un comunicato stampa  nazionale di CGIL-CISL-UIL della Funzione Pubblica proclamava: “Enti Locali:legge Delrio passo avanti rispetto a ddl.....

 

 

Il 6 dicembre 2013 USB proclamava lo sciopero dei lavoratori delle Province e sciveva:”No al provincicidio. Un mix di disposizioni inserite in ogni provvedimento di legge (spending review, femminicidio,legge di stabilità) fino al pateracchio di due distinti ddl,uno ordinario e l'altro costituzionale. Prima dissanguano e poi impongono la chiusura definitiva delle Province”.

 

Ora a “babbo morto” CGIL-CISL-UIL indicono “stati di agitazione”,chiedono incontri al Prefetto,pretendono l'attivazione di presunti tavoli di regia regionali. Si dicono “Pronti alla battaglia”.Ma non contro i tagli,le privatizzazioni ,i rischi di dissesto e il blocco dei salari. Non contestano la legge 56/2014.Vogliono partecipare alle decisioni sui tagli,la mobilità del personale, la distruzione dei nostri eell, della loro storia e il loro rapporto con i nostri territori.

 

USB negli ultimi tre anni ha messo in campo tutte le forze disponibili. Una continua e puntuale controinformazione (www.usb.it) nel dicembre 2013 lo sciopero dei lavoratori della province contro il provincicidio, il 19 giugno lo sciopero del Pubblico Impiego,il 24 ottobre lo sciopero generale oltre a presidi,iniziative ecclatanti e denunce .Sono tre anni che conduciamo questa lotta di resistenza. Non abbiamo nessuna intenzione di fermarci ora. Con la stessa coerenza e determinazione continueremo la nostra lotta. La partita non è ancora finita.

 

USB-eell Liguria insieme agli iscritti della Provincia di Savona vi chiedono un impegno straordinario. Un impegno personale e diretto.

 

A marzo 2015 ci saranno le elezioni per rinnovare la RSU. Candidatevi con noi. Fateci conoscere le vostre proposte,le vostre condizioni lavorative ,il vostro scontento e la vostra rabbia.

 

Aiutateci a cacciare i sindacati collaborativi e pacificatori. Aiutateci a far crescere la Unione Sindacale di Base.

 

USB c'è. L'unico sindacato di lotta e indipendente.

 

Savona 20-11-2014                                            USB-eel Liguria e Provincia di Savona.