20 ANNI DI SACRIFICI POSSONO BASTARE ADESSO PAGHI CHI NON HA MAI PAGATO!

Genova -

Dopo aver causato milioni di cassaintegrati, disoccupati e precari nel settore privato, la crisi arriva prepotentemente nel settore pubblico chiamato di nuovo ad assumere il suo tradizionale ruolo di bancomat dei Governi.

 

La crisi, prodotta dalla finanziarizzazione dell'economia ed accentuata dal forte debito pubblico, viene affrontata andando a tagliare ancora una volta i salari dei dipendenti pubblici, le pensioni ed i servizi pubblici; tagli che serviranno da una parte a coprire i debiti contratti dalle banche nella loro folle corsa speculativa e dall'altra a ripianare i buchi di bilancio prodotti dalla corruzione.

 

La Pubblica Amministrazione, lo stato sociale ed il pubblico impiego subiranno un ennesimo duro colpo mentre l'evasione fiscale e quella contributiva continuano a crescere (circa un terzo del PIL) e paradossalmente diminuiscono i controlli da parte dello Stato.

 

I lavoratori dovranno pagare anche i costi di un sistema di corruzione che investe tutta la classe dirigente e politica del Paese: un sistema talmente radicato da far stimare che nella Pubblica Amministrazione il giro di soldi ad esso collegato ammonta a 60 miliardi di euro.

 

Saranno migliaia e migliaia i posti letto che verranno tagliati nella sanità, la scuola si appresta a licenziare precari a decine di migliaia, verranno chiusi o privatizzati interi servizi pubblici e aumentate le tasse regionali e comunali.

 

E così invece di far pagare i costi della crisi a chi realmente l'ha prodotta, si continuano a foraggiare i veri responsabili- banche ed imperi finanziari- con il denaro pubblico e con i salari e le pensioni dei lavoratori.

 

 

 

28 MAGGIO GIORNATA DI MOBILITAZIONE NAZIONALE

 

CONTRO L'ENNESIMO ATTACCO ALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

 

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